Adda: Centri polivalenti per persone con Dsa: “Esigiamo trasparenza”

Calabria Salute

Il 23 dicembre 2021, la Giunta della Regione Calabria approvava le linee guida per l’avvio dei Centri Polivalenti destinati a giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi, ripartendo i fondi di 1.640.000 euro tra gli Ambiti Territoriali Sociali. È importante precisare che si trattava di un decreto di assegnazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, risalente al 2016. Fondo “Royalties - Progetto Autismo diurno e semiresidenziale: Meglio accogliere, accogliere meglio”.

Come Associazione, avevamo proposto – e non sbagliavamo – la creazione, su modello della Regione Lazio, di tre Poli sperimentali per garantire successivamente un’effettiva accreditazione e un finanziamento stabile, in modo da evitare effetti spot e progetti di breve durata che non offrono prospettive concrete. Purtroppo, l’indirizzo politico è stato diverso, e a distanza di anni si raccolgono i frutti di programmi privi di senso, che non danno sollievo né stabilità alle persone che necessitano di certezze". E' quanto scrive Vito Crea, presidente Associazione Adda.

"Gli Ambiti Territoriali Sociali calabresi - prosegue la nota - hanno sviluppato co-progettazioni creando miscele prive di senso. Nella zona della Locride, sono stati destinati fondi per circa 111.813,92 euro, con l’Ats di Caulonia individuata come capofila. Nel 2022 è stato pubblicato un avviso per la co-progettazione con enti del Terzo Settore; a giugno 2023 è stato approvato il progetto definitivo, che riguardava anche l’Ats di Locri. Nel 2024 sono stati effettuati i Pai (Piani Assistenziali Individualizzati) dei beneficiari che avevano fatto domanda e che sono stati giudicati idonei. Tuttavia, ci giungono notizie che diversi beneficiari non hanno usufruito di alcun servizio. La nostra missione, come sempre, è quella di pretendere trasparenza e corretta gestione.

In data odierna, l’Associazione ha richiesto l’accesso agli atti per verificare eventuali discriminazioni e, soprattutto, l’inadeguatezza nella gestione temporale dei servizi offerti. La richiesta di accesso agli atti, inviata all’Ambito Capofila, è stata inoltrata per conoscenza anche all’Ats di Locri, all’Asp di Reggio Calabria – Distretto Ionico (Uvm), alla Prefettura di Reggio Calabria, al Dipartimento Welfare della Regione Calabria, al Garante della Persona Disabile della Regione Calabria e al Ministero della Disabilità. Siamo sempre più convinti che le persone fragili abbiano bisogno di pianificazione, progettualità e che la persona debba essere sempre al centro di ogni intervento".