Crotone. “E io ci sto”, Maccio Capatonda inaugura la sesta edizione

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Maccio Capatonda

Si apre ufficialmente domani, martedì 22 luglio, all’Orto Tellini la sesta edizione di “E io ci sto”, rassegna culturale dedicata a cinema, arte e sostenibilità. Ospite d’eccezione Maccio Capatonda con la sua nuova serie “Sconfort Zone”.

La rassegna prenderà il via alle 19.30 con il live podcast “Ma ora basta parlare di me” ideato e condotto dal vivo dall’autore Valerio Desirò che impegnerà gli ospiti del festival in una conversazione amichevole e spassosa con domande divertenti ma anche spunti di riflessione. Alle 21.30 spazio alla proiezione e al dibattito con il pubblico (il biglietto d’ingresso ha un costo di 8€ ed è valido per una singola serata).

La fashion designer

In contemporanea, nell’area artigiani ci sarà la performance live della fashion designer Ludovica Gualtieri dedicata alla moda sostenibile, la quale, realizzerà in diretta una bozza di abito sartoriale da donna utilizzando la raffinata tecnica del moulage, modellando il tessuto direttamente sul manichino con imbastiture e cuciture interamente a mano.

Un gesto artigianale che diventa manifesto: nessun cartamodello, nessuno spreco, solo creatività, rispetto per i materiali e attenzione per l’ambiente. La performance vuole essere non solo una dimostrazione tecnica, ma anche un messaggio concreto di sostenibilità, attraverso l’uso integrale del tessuto per ridurre al minimo gli scarti.

La “sconfort Zone”

Sconfort Zone” è la serie in cui Maccio si mette a nudo, affrontando i suoi “demoni” interiori, i personaggi comici che l’hanno reso celebre e il suo rapporto con il pubblico. È un lavoro di decostruzione e ricostruzione: smonta i meccanismi che l’hanno definito finora, prende posizione, esce dagli schemi e rifiuta la logica dell’“algoritmo”.

Scritto insieme a un team affiatato (Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati, Danilo Carlani e Valerio Desirò) e diretto con Alessio Dogana, Sconfort Zone è prodotto da Banijay Italia.

La serie si propone come un vero e proprio specchio del presente, è la storia di un artista che si concede la libertà di cambiare e di innovarsi davvero. Seguirà un breve dibattito con il pubblico.

Le “EcoVisioni”

La rassegna proseguirà mercoledì 23 luglio alle 11 con EcoVisioni: il cinema come motore di rigenerazione”, una tavola rotonda che mette in dialogo istituzioni, professionisti del cinema e direttori di festival per esplorare il potenziale del cinema come strumento di valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale.

Saranno presenti Giampaolo Calabrese (Calabria Film Commission), Giorgia Cecconi (West London Film Festival), Daniele Urciuolo (Fara Film Festival), Antonio Martino (regista) e Andrea Geremicca (EIIS), A moderare Francesca Travierso.

All’incontro saranno presenti anche l’associazione Calanchi del Marchesato e Giovanni Buscema, esperto in sostenibilità ambientale e scrittore per discutere di come il linguaggio audiovisivo possa raccontare paesaggi unici, rigenerare luoghi marginali e stimolare una nuova consapevolezza ecologica.

Un confronto aperto

Un confronto aperto su pratiche virtuose, modelli produttivi sostenibili e visioni condivise per un cinema che rispetta, narra e valorizza l’identità dei territori (presso Porto Vecchio, via molo Porto Vecchio). In serata il regista Giacomo Triglia presenterà Che verso fa il pescespada?, un film delicato e visionario che propone un racconto sospeso tra realtà e sogno, in cui immagini, musica e simboli si fondono per dare forma a un sentimento che non può essere spiegato a parole, ma che riesce comunque a lasciare un’eco profonda.» Seguirà un breve dibattito con il pubblico.