Centro Oncologico a Crotone, Comune appoggia la proposta di Liberi e Forti

Crotone Salute

Con l’approvazione all’unanimità della mozione da presentata il 30 giugno scorso dal gruppo Liberi e Forti al Consiglio Comunale di Crotone, si è aperto ufficialmente il percorso istituzionale per la realizzazione in città di un Centro Oncologico d’Eccellenza.

Una richiesta che, oggi, si arricchisce di un primo passaggio operativo concreto: il Sindaco Vincenzo Voce ha formalmente inoltrato una richiesta di convocazione di un tavolo tecnico-istituzionale a tutti i soggetti competenti – Regione Calabria, Commissario alla Sanità, Azienda Zero, ASP e autorità sanitarie locali – per discutere l’inserimento della proposta nell’ambito della programmazione sanitaria regionale.

Una necessità urgente

“Questa iniziativa – spiegano Salvo Riga e Anna Maria Cantafora Liberi e Forti - nasce da una necessità evidente e urgente: Crotone è tra le aree più colpite da patologie oncologiche, con un’incidenza e una mortalità tumorale superiori alla media regionale e nazionale. A ciò si aggiunge il peso dell’inquinamento ambientale di origine industriale e il grave ritardo nell’aggiornamento del Registro Tumori Provinciale, fermo al 2013”.

“La nostra proposta – proseguono i due consiglieri - non è isolata né estemporanea. Trova pieno fondamento nel Piano Oncologico della Regione Calabria 2023–2027, approvato con DCA n. 82 del 29 marzo 2024, che delinea una strategia regionale articolata, basata su tre obiettivi principali: ridurre la mobilità sanitaria oncologica, oggi superiore al 40%; Costruire una rete oncologica integrata (modello CCCN – Comprehensive Cancer Care Network), articolata su più presidi territoriali; Promuovere centri di eccellenza specializzati per screening, diagnosi precoce, presa in carico e ricerca clinica”.

Il baricentro dello Jonio

Il Piano prevede la creazione di centri oncologici in grado di sviluppare Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) omogenei su tutto il territorio regionale, e riconosce esplicitamente la necessità di “colmare i divari territoriali” in materia di accesso alle cure.

“Alla luce di ciòsottolineano ancora Riga e Cantafora - Crotone si presenta come un territorio che risponde pienamente ai criteri indicati dalla programmazione sanitaria regionale, in quanto è privo di un presidio oncologico di riferimento e registra dati epidemiologici preoccupanti. Ha una storia di esposizione ambientale connessa a patologie tumorali. È logisticamente baricentrica rispetto alla fascia ionica, oggi marginalizzata nell’offerta sanitaria oncologica”.

Da atto politico a proposta

Con l’invio della richiesta di convocazione di un tavolo istituzionale, il Comune di Crotone fa un primo passo formale e operativo, che trasforma un atto politico in una proposta concreta, strutturata e compatibile con gli strumenti di pianificazione già approvati dalla Regione.

“Come promotori della mozione, continueremo a monitorare il percorso, offrendo la nostra collaborazione al Sindaco e agli organi regionali. Questa – evidenziano da Liberi e Forti - è una battaglia per la salute e la giustizia territoriale, ed invitiamo anche gli altri soggetti istituzionali e sociali a fare la loro parte. È necessario che tutti i livelli istituzionali, le organizzazioni civiche, i professionisti sanitari e soprattutto i cittadini, chiedano con forza la realizzazione del Centro Oncologico a Crotone”.

In attesa di una risposta concreta

Tutti i cittadini calabresi hanno diritto a ricevere cure oncologiche di qualità vicino casa, senza essere costretti a spostarsi per centinaia di chilometri. L’attivazione di un Centro Oncologico d’Eccellenza a Crotone è una risposta di giustizia sanitaria, ambientale e territoriale. Ci aspettiamo ora una risposta concreta dalla Regione Calabria e dal Commissario alla Sanità. La nostra proposta è fondata, urgente e coerente con le priorità sanitarie della nostra terra” concludono Riga e Cantafora.