Sgominato clan di calabresi dediti allo spaccio di droga a Pescara
Sgominata dai carabinieri di Pescara una compagine criminale dedita allo spaccio di droga. Stamattina i militari hanno eseguito un’ordinanza della Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila che contesta a un gruppo di calabresi arrestati a San Salvo (Chieti) l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
A finire in manette Eugenio Ferrazzo, alias “Roberto il calabrese”, 33 enne originario di Mesoraca (Crotone) ma domiciliato a Campomarino (Campobasso); Maria Grazia Catizzone 28 enne di Mesoraca (Crotone) residente a Vasto (Chieti) e domiciliata a Campomarino (Campobasso), moglie del Ferrazzo; Rocco Perrello 33enne di Scilla (Reggio Calabria) residente a Vasto (Chieti); Alina Elena Anton, 27, di origine rumena residente a San Salvo.
Il Pm della Procura Distrettuale, Antonietta Picardi, ha richiesto al Gip Giuseppe Romano Gargarella l’emissione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere a carico degli stessi soggetti che è stata eseguita questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara attraverso la notifica ai quattro soggetti già reclusi nei carceri di Pescara e Chieti dal giorno del loro arresto in flagranza.
Le persone in questione erano già state arrestate il 24 maggio scorso in flagranza di reato. Le armi sequestrate al momento degli arresti sono state inviate al R.I.S. dei Carabinieri di Roma per cercare di ricostruire le matricole originarie ed eventuali episodi delittuosi in cui sono state usate. Su un revolver Smith & Wesson cal 44 magnum è stata rinvenuta la matricola CFY7107 abbinata ad una pistola dello stesso tipo e calibro che risulta denunciata come oggetto di furto in data 21 gennaio 2006 al Comando Stazione Carabinieri di Leporano da un 43 enne di origine napoletana, che per tale fatto è stato denunciato per omessa custodia, in quanto i militari hanno accertato che non erano state adottate misure idonee a garantire la sicurezza della pistola