Stangate su bollette acqua Sorical, Granata: “le tariffe sono illegittime”
La questione delle tariffe idriche applicate da Sorical in Calabria ha sollevato forti polemiche e anche azioni legali (QUI), soprattutto da parte del Codacons che ha diffidato la Sorical per la sospensione del servizio agli utenti morosi, definendola una violazione dei diritti costituzionali.
“Le tariffe applicate dal 2004 in poi – sostiene in tal senso Maximiliano Granata, Presidente del Consorzio Valle Crati - sono state ritenute illegittime dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 246 del 2009, poiché la competenza sugli adeguamenti spettava al CIPE e non alla Regione o alla stessa Sorical”.
Si parla di oltre 200 milioni di euro pagati dai cittadini calabresi in tariffe che sarebbero dunque maggiorate e non dovute. “Vi è di più – sbotta ancora Granata - i comuni non pagano, gli investimenti mancano, nessuno controlla i costi che vengono inseriti per il calcolo della tariffa secondo il metodo Arera e il servizio viene erogato a tratti”.
È stato previsto anche il distacco dell’acqua per morosità “che è una grave lesione del diritto alla salute e alla dignità umana, violando gli articoli 2, 3, 32 e 43 della Costituzione e che dovrebbe essere applicato su tariffe illegittime” incalza il presidente del Valle Crati.
“A questo – conclude Granata - aggiungiamo la stangata della Sorical che ha ereditato una gestione fallimentare di Congesi che doveva essere analizzata prima del subentro della Sorical. Così vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Intanto i cittadini devono pagare tariffe dell’acqua altissime senza avere garantito il servizio”.