“La città del perdono” incanta il Borgo di Casignana: un ponte tra storia e attualità

Reggio Calabria Tempo Libero

Un'atmosfera densa di storia, spiritualità e riflessione ha avvolto il Borgo Antico di Casignana lo scorso sabato 9 agosto, in occasione della presentazione del libro “La città del perdono” di Marco Roncalli.

L'evento, parte del Dialog Festival, si è rivelato un'importante occasione di confronto, inserita a pieno titolo nel programma del Giubileo della Speranza 2025.

L'incontro, moderato da Melissa Luppino, ha subito messo in luce il valore simbolico di ospitare un evento giubilare in un contesto locale, come sottolineato dalla stessa Luppino: «Siamo nell’Anno Giubilare 2025, con il Giubileo della Speranza, e questo incontro fa entrare Casignana a pieno titolo tra gli eventi giubilari che si stanno svolgendo in tutta Italia».

Cultura, dialogo e fede

L'assessore comunale Agata Mazzitelli ha evidenziato il ruolo cruciale della cultura come motore di dialogo e crescita. «La presentazione del libro di Marco Roncalli si inserisce nel Dialog Festival, dedicato quest’anno agli incontri di comunità, come occasione per riflettere e promuovere dialogo e pace», ha affermato, sottolineando come la conoscenza rappresenti un vero e proprio ponte tra le persone.

Il tema spirituale è stato riportato alla dimensione locale da Padre Piero Lonni, che ha arricchito la serata con aneddoti sulla storia della chiesa e del borgo di Casignana. «Per me è stato un giubileo in questi 25 anni, un cammino di memoria e rinascita di questo angolo di paradiso», ha raccontato Padre Lonni, con parole che hanno unito la spiritualità al profondo legame con il territorio.

Tra passato e presente

Il cuore dell'incontro è stato l'intervento di Marco Roncalli, che ha saputo catturare l'attenzione del pubblico con la sua narrazione appassionata. L'autore ha descritto il Giubileo come «un tempo di grazia e di misericordia, un evento spirituale che si rinnova nel cuore dell’uomo e della società». Ha inoltre sottolineato l'unicità di ogni Giubileo, pur conservando un messaggio centrale: «Ogni Giubileo è diverso, perché cambia il contesto storico e cambiano le persone che lo vivono. Ma il cuore resta lo stesso: il bisogno di ritrovare sé stessi attraverso il perdono».

Un momento particolarmente toccante è stato il richiamo alla lettera di Edith Stein a Pio XI durante il Giubileo del 1933. Roncalli ha posto una domanda provocatoria e attuale al pubblico, invitandolo a riflettere: «Qual è la macchia nera nella cronaca di questo anno santo che sarebbe dovuto diventare l'anno della pace e della riconciliazione?». Un quesito che ha legato passato e presente, stimolando una profonda meditazione.

La speranza nel futuro

Anche il giornalista Giovanni Lucà ha offerto un'analisi acuta del libro, lodando la capacità di Roncalli di intrecciare storia e umanità. «Questo libro va oltre i documenti ufficiali», ha dichiarato, «ma racconta la vita delle persone durante i giubilei, tra santi, artisti e persino briganti».

A chiudere l'incontro è stato Mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, che ha ribadito il messaggio di speranza del Giubileo. «Il Giubileo richiama alla gioia, al recupero delle ragioni per sperare e vivere. Senza perdono non ci sono pace né riconciliazione», ha affermato il Vescovo, sottolineando il perdono come atto rivoluzionario.

La serata si è conclusa con un momento conviviale, accompagnato dalle note intramontabili di Fabrizio De André, interpretate da Sebastiano Romeo, che hanno fatto da perfetta colonna sonora a un evento di profonda condivisione.

Il Dialog Festival continuerà lunedì 18 agosto, alle 18:00, in Piazza XXI Settembre, con la presentazione del libro di Domenico Talia, “Giornalisti robot?”.