Pizzo incoronata “Prima Capitale del Gusto Italiano” con GustinItaly
Pizzo è stata ufficialmente nominata "Prima Capitale del Gusto Italiano" durante il "GustinItaly – Galà dei Sapori Italiani". L'evento, ideato da Piero Muscari e sostenuto dal Gal Terre Vibonesi con il benestare del sindaco di Pizzo Sergio Pititto, ha celebrato l'identità gastronomica e culturale della città, con il famoso Tartufo gelato come simbolo indiscusso. Il riconoscimento premia la capacità di Pizzo di unire tradizione e innovazione, l'arte dei maestri gelatieri e la forza di una comunità che crede nel proprio territorio.
Alla scoperta delle eccellenze calabresi
L'evento è iniziato con un pomeriggio dedicato ai sapori della tradizione. Alle Cantine Benvenuto, l'unico vigneto del territorio di Pizzo, gli ospiti hanno potuto passeggiare tra i filari, guidati dal proprietario Giovanni Benvenuto. La degustazione ha messo in risalto le eccellenze del vibonese: la Cipolla rossa di Tropea, la 'Nduja di Spilinga e il Pecorino di Monte Poro. Il presidente del consorzio di quest'ultimo, Vincenzo Vinci, ha sottolineato come il microclima locale conferisca al formaggio un sapore unico.
Anche i vini della Cantina Benvenuto sono stati protagonisti, con la degustazione guidata dal sommelier Leonardo Callipo. Il presidente del Gal, Vitaliano Papillo, ha lodato l'importanza del lavoro svolto dai consorzi territoriali, definiti "veri ambasciatori della qualità calabrese". L'incontro è stato descritto come "un'esperienza che ha avuto il sapore della poesia, dove esperti di mondi diversi hanno parlato la stessa lingua: quella dell'eccellenza".
Storie, passione e futuro
La serata è stata animata dalla conduzione di Piero Muscari e dalla presenza di Edoardo Raspelli, decano della critica gastronomica. Raspelli, autentico "cronista della gastronomia", ha esaltato la cucina di Pizzo per la sua capacità di unire radici e creatività, e con le sue celebri "tre T", ha invitato a preservare e valorizzare eccellenze come la 'Nduja di Spilinga, la Cipolla di Tropea e i vini locali. Al suo fianco, la promoter e fotomodella Priscilla Gatta.
Grazie all'inviata Francesca Franzè, sono state raccolte le testimonianze di maestri gelatieri e ristoratori locali. Le loro storie di "dedizione, sacrificio e amore per un mestiere" hanno evidenziato il filo rosso che unisce tradizione e innovazione, orgoglio per il territorio e volontà di mantenerlo vivo.
Il ponte con la Sicilia e il valore della cultura
Il riconoscimento di "Capitale del Gusto", un'opera in vetro-fusione del maestro Silvio Vigliaturo, ha segnato anche l'inizio di un gemellaggio simbolico tra Calabria e Sicilia. A testimoniarlo, la presenza del sindaco di Cerda, "capitale del carciofo", Salvatore Geraci, che ha lodato l'iniziativa di creare un ponte tra le due regioni. Geraci ha rimarcato che l'amore per il proprio paese è il prerequisito fondamentale per amministrare e fare impresa, invitando tutti a cogliere le opportunità di valorizzazione dei territori.
Nei talk della serata, relatori come Edoardo Raspelli, Michelangelo Tagliaferri, Mariangela Preta e Rosario Previtera hanno ricordato che "il cibo è cultura, storia e identità". L'agronomo Rosario Previtera ha sottolineato che ciò che un tempo era considerato "povertà", come i prodotti fatti in casa, oggi è un punto di forza. Ha ribadito che l'identità locale è la chiave per competere nel mercato globale. Anche Mariangela Preta, direttrice del Polo Museale di Soriano Calabro, ha evidenziato l'importanza di far dialogare cultura e cibo per valorizzare l'identità dei luoghi, come nel caso dei mostaccioli, dolci dalla ricetta antichissima.
Michelangelo Tagliaferri ha posto l'accento sul ruolo attivo che i cittadini calabresi devono assumere per lo sviluppo del territorio, invitando a trasformare il senso di appartenenza in azioni concrete. L'assessore regionale allo Sviluppo Economico Rosario Varì ha invitato a guardare al futuro, puntando su creatività e tecnologia.
L’impegno per una narrazione autentica
Il presidente del Gal Vitaliano Papillo ha ribadito l'impegno del "Gal Terre Vibonesi" a "fare sistema", ascoltando e creando sinergie per raccontare la Calabria superando gli stereotipi. L'evento ha visto anche la partnership con la rivista "Snob", con cui GustinItaly ha firmato un accordo. La direttrice Miriam De Nicolò ha annunciato uno speciale sulle eccellenze di Pizzo e del vibonese.
Come ha ricordato Muscari dal palco: "Non basta raccontare un prodotto, bisogna raccontare la sua anima. E l’anima di Pizzo e delle terre vibonesi è nei suoi sapori, nella sua gente e nella sua capacità di far sentire ogni ospite a casa". GustinItaly si conferma così non solo un evento, ma una piattaforma di promozione del territorio, che unisce tradizione, qualità e una visione aperta al futuro.