Querelle via Israele. Cittadini al Comune: “quartieri a rischio marginalità e degrado”
Il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina si contro l’amministrazione comunale di Crotone guidata dal sindaco Vincenzo Voce. La causa del contendere è la decisione di costruire 24 alloggi sociali nell'area verde di via Israele, come stabilito dalla delibera di giunta numero 325 del 10 luglio scorso.
In una lettera aperta, il comitato, rappresentato da Alfonso Gaetano, denuncia la risposta negativa dell’Ente alla richiesta di annullamento della delibera (QUI) e solleva questioni di equità urbanistica e di qualità della vita.
Le motivazioni ignorate
Il Comitato ha chiesto l’annullamento della delibera in autotutela, ma la richiesta è stata respinta. Il dirigente all’urbanistica ha motivato il rifiuto con il fatto che il finanziamento per i lavori è già in corso.
Tuttavia, il Comitato sottolinea che la risposta ignorerebbe le criticità tecniche e urbanistiche sollevate, criticità che troverebbero conferma anche nei pareri indipendenti degli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri (QUI). L'atteggiamento dell'amministrazione viene visto come una mortificazione per i cittadini che cercano un dialogo e si sentono ignorati.
Il divario tra i quartieri
Il cuore della polemica è la “sperequazione tra quartieri”. Mentre alcune zone della città beneficiano di interventi di riqualificazione e valorizzazione, altre, come il quartiere Tufolo-Farina, vedono i propri spazi verdi ridursi a favore di nuove costruzioni.
Il Comitato teme che questa politica trasformi alcuni quartieri in “poli di marginalità e degrado”, compromettendo la qualità della vita dei residenti. Il diritto alla casa è riconosciuto come sacrosanto, ma non può, secondo il Comitato, realizzarsi a scapito di un ambiente sano e di una pianificazione urbana equilibrata.
Le alternative dimenticate
A sostegno delle proprie tesi, il Comitato ricorda che il Comune stesso, con una precedente delibera, la numero 116 del 2016, aveva già individuato percorsi progettuali alternativi per la realizzazione di alloggi sociali, soluzioni che avrebbero garantito sia il bisogno abitativo sia la salvaguardia delle aree verdi.
Il Cdqtf si chiede dunque perché l'amministrazione attuale non voglia ripartire da quelle scelte “già validate e coerenti con i principi di sostenibilità”.
Per questo, chiede al Sindaco Vincenzo Voce un confronto serio per valutare aree alternative e soluzioni che riducano l’impatto ambientale, garantendo equità per tutti i quartieri.
Un appello al dialogo
Alfonso Gaetano, a nome del Comitato, conclude la lettera aperta chiedendo un dialogo costruttivo e finalizzato alla risoluzione della problematica.
Il Comitato, pur confermando la disponibilità a un confronto, avverte che continuerà a difendere il quartiere, non escludendo il ricorso a “strumenti legali” per tutelare i propri diritti.
L'auspicio è di trovare una soluzione che concili il diritto alla casa con la tutela del territorio, per un futuro di Crotone costruito con il coinvolgimento dei cittadini.