Giustizia: MD Catanzaro,in Calabria mancano mezzi e personale

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"Negli uffici giudiziari dei distretti di Catanzaro e Reggio Calabria c'è un'impressionate penuria di mezzi e personale". Lo afferma in una nota il giudice presso il tribunale di Vibo Valentia e segretario di Magistratura Democratica del distretto di Catanzaro, Fabio Regolo. "Si apprende - aggiunge - della preparazione in fase avanzata di un attentato della criminalità organizzata contro il collega Vincenzo Luberto della Distrettuale di Catanzaro. Lo stesso giorno, nel corso di udienza in Corte di Assise a Palmi, un detenuto al 41 bis, collegato In videoconferenza, dà dell'assassino al Pm Roberto Di Palma e lo accusa di avere rovinato la vita della sua famiglia; Nel territorio di Vibo, quotidianamente, si registrano attentati ed episodi intimidatori della più varia natura, in una costante escalation della criminalità locale, sempre più aggressiva e 'padrona' del territorio; Sono in corso a Reggio Calabria e provincia una serie di procedimenti contro i più importanti clan della 'ndrangheta che fanno seguito alle importanti operazioni dei mesi scorsi''. "A fronte di ciò, e delle esplicite promesse – prosegue Regolo - del ministro della giustizia in occasione di incontro con i capi degli uffici giudiziari calabresi nel gennaio 2010 di ritenere prioritari gli interventi per il sistema giudiziario calabrese rispetto a qualsiasi altra questione concernente gli uffici giudiziari del Paese, si riscontra presso gli uffici giudiziari dei distretti di Catanzaro e Reggio Calabria un'impressionate penuria di mezzi e personale amministrativo, per tacere dei permanenti vuoti nell'organico dei magistrati e del perdurante divieto normativo di impiegare i colleghi non ancora in possesso della prima valutazione di professionalità in attività monocratiche penali. Qualsiasi cosa diventa difficile da realizzare: il tribunale di Vibo Valentia dispone solo di una Fiat Punto da utilizzare per il trasporto dei Gip presso la casa circondariale per gli interrogatori; il trasferimento di atti dalla sede centrale ad altra dove sono dislocati parte degli uffici; la frequente trasmissione degli atti a Catanzaro per i giudizi d'appello e per i riesami personali; gli impegni istituzionali del presidente; qualsiasi altra incombenza d'ufficio".