Terzo Settore. Sit-in regionale “I Diritti alzano la voce”

Calabria Attualità

Le organizzazioni calabresi che aderiscono alla Campagna “I Diritti Alzano la Voce” e il Forum del Terzo Settore della Calabria, hanno deciso di organizzare un sit-in regionale il 23 giugno, in contemporanea con la manifestazione nazionale e le altre manifestazioni o sit-in che si svolgono in molte regioni italiane. La Calabria sta subendo pesantemente la grave crisi che sta colpendo l’Italia intera, i posti di lavoro diventano sempre meno, le famiglie stanno esaurendo i risparmi di una vita, il tasso di povertà aumenta con una velocità indescrivibile insieme all’insicurezza che impedisce di intravedere il futuro con serenità. Il quadro è desolante, lo spettro del rischio di cancellazione delle politiche e dei servizi sociali è molto concreto. Siamo ossessionati dal solito ritornello: non ci sono soldi! Non ci sono soldi! Per il sociale non ci sono soldi. L’Assessore Francescantonio Stillitani il 17 giugno durante la Conferenza del Terzo Settore a Lamezia Terme ha dichiarato che su una disponibilità di 30 milioni di euro per il sociale pende un debito di circa 70 milioni di euro da pagare per le rette delle RSA e Case Protette, questo quadro drammatico ci preoccupa molto, tanto più che il Governo nazionale preannuncia tagli. Nonostante le difficoltà il Terzo Settore con le sue diverse espressioni: associazioni di advocacy e di volontariato, associazioni di promozione sociale, e cooperazione sociale, continua a lavorare per mantenere la coesione sociale e per garantire che i problemi comuni non producano lacerazioni sociali né condannino molte persone ad essere marginalizzate. Ora è venuto il momento di dire basta. Sosteniamo la centralità della persona e crediamo nella possibilità di dare voce a ciascuno offrendo opportunità e garantendo diritti.

Affrontare la crisi solo “tenendo a posto i conti”, senza affrontare riforme e investire in ciò che garantisce un autentico sviluppo è suicida e condanna l’Italia al declino e, ancor più la Calabria. Il Terzo Settore non chiede per sé, ma per tutti i cittadini, a partire da quelli più in difficoltà esclusi dalla comunità oppure a rischio di esclusione. E, prima di chiedere, offre il suo contributo di azione volontaria, di professionalità sociale, di innovazione a fianco delle persone. Le politiche sociali sono un investimento nel futuro del Paese, tanto più preziose quanto più esso è in difficoltà. Eppure la Calabria è la Regione Italiana che investe meno nel sociale, circa 29 euro per abitante a fronte dei 280 euro della provincia autonoma di Trento, mentre la spesa media pro capite in Italia si è attestata a 111 euro. La nostra capacità di tirare la cinghia e di trovare soluzioni dignitose per assicurare diritti alle persone si sta esaurendo: senza un cambiamento sia da parte del Governo che della Regione Calabria, si avvia la liquidazione del welfare calabrese e italiano e si cancellano i tanti sforzi fatti per costruire sussidiarietà e i pochi servizi che ancora sopravvivono. Rinnovare e Rilanciare le Politiche Sociali per un nuovo Patto Sociale per il futuro della Calabria e dell’Italia. Noi, organizzazioni calabresi che aderiamo alla Campagna “I Diritti Alzano la Voce” e il Forum del Terzo Settore della Calabria, condividiamo pienamente le richieste elencate nell’appello nazionale e chiedono per la Calabria:


1. scelte politiche coraggiose e un forte investimento nelle politiche sociali, attraverso

un congruo aumento delle risorse destinate al sociale, a favore di politiche centrate

sulla persona, servizi territoriali e l’attenzione ai diritti;

2. una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà, come prevista dalla

Costituzione (art. 118) e dalla Legge Regionale, 23/2003, Legge per la realizzazione

del sistema integrato d’interventi e servizi sociali nella Regione Calabria (in

attuazione della legge n. 328/2000), che dia un effettivo

riconoscimento di pari dignità alle organizzazioni della società civile;

3. l’aumento di servizi territoriali continuativi, dignitosi e a dimensione umana;

4. la riduzione dei luoghi ghettizzanti che limitano la libertà umana e pesano in modo

eccessivo sui capitoli di spesa destinati al sociale e alla sanità;

5. una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà e un concreto

aiuto a ridurre i rischi di vulnerabilità sociale;

6. l’approvazione della Legge sulla non autosufficienza, che giace ormai da troppo

tempo in Consiglio Regionale con un congruo finanziamento;

7. la Legge per regolamentare, anche in Calabria, le Associazioni di Promozione Sociale.

Promotori

Campagna “I Diritti Alzano la Voce”

Antigone Calabria, Arci Calabria, Auser Regionale,CNCA Calabria, FISH Calabria, MOVI

Calabria

Forum del Terzo Settore della Calabria

ACLI Calabria, AGCI Calabria, AGESCI - Comitato Regionale Calabria, ANOLF

(Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) CALABRIA, ARCI Calabria, ARCI SERVIZIO

CIVILE Calabria, AUSER Calabria, CNCA Calabria, CDO Calabria, CREA Calabria,

FEDERSOLIDARIETA', FISH Calabria, LEGA COOP, LILA Calabria, MCL, MOVI Calabria,

NICE, ANTEAS, ADICONSUM, AIAB, ADA, UISP, UIC, ANMIL, CSI.

Possono fare richiesta di adesione al sit-in e sottoscrivere l’appello, le associazioni di

advocacy e di volontariato, associazioni di promozione sociale, e della cooperazione

sociale della Calabria. L’appuntamento è per il 23 giugno 2011, davanti alla

Prefettura di Catanzaro alle ore 10:30.

Inoltre hanno aderito finora:

MoVI Federazione provinciale di Reggio Calabria, Associazione Comunità Progetto Sud,

R-Evolution Legalità, Coordinamento Regionale Alogon.