Estorsione e rapina, blitz della mobile nel vibonese: sette arresti
Sette persone ritenute contigue alla cosca di 'ndrangheta dei Lo Bianco, operante nel vibonese, sono i destinatari di altrettanti provvedimento di custodia cautelare in carcere che sta eseguendo, dall’alba di quest’oggi, la squadra mobile di Vibo Valentia.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, porto e detenzione di armi e munizioni e rapina. A un'ottava persona è stato notificato un provvedimento di obbligo di dimora.
Aggiornamento h 13:19
Si rifornivano di capi d'abbigliamento e di generi alimentari senza pagare, facevano rapine in negozi di vario genere ed in una circostanza, uno di loro, ha danneggiato un bar per indurre la titolare a cederlo: sono alcuni degli episodi contestati alle sette persone arrestate stamani dalla squadra mobile di Vibo Valentia e ritenute contigue alla cosca dei Lo Bianco. L'inchiesta, coordinata dal pm della Dda Pierpaolo Bruni, è uno stralcio di un'inchiesta più ampia, ed ha subito un'accelerazione alla luce di quanto emerso dalle intercettazioni ambientali eseguite dalla mobile e dalla necessità di cristallizzare alcune posizioni. E' proprio dalle intercettazioni che emerge che uno degli indagati racconta ad un amico di come abbia fatto la spesa in vista del Natale e abbia preso una serie di capi d'abbigliamento senza pagare alcunché. Dai colloqui intercettati, gli investigatori sono convinti di avere individuato gli autori di alcune estorsioni, di due rapine compiute in una sala giochi ed in una tabaccheria e di una tentata estorsione ai danni di un bar di Vibo portata avanti con l'incendio dei tavolini esterni al locale. Alla luce degli elementi raccolti dalla mobile, il gip distrettuale di Catanzaro ha accolto la richiesta di provvedimenti cautelari in carcere fatta dalla Dda, che sono stati eseguiti stamani nei confronti di Pasquale D'Andrea, di 27 anni, Giuseppe Garzo (26), Pasquale Garzo (21), Carmelo Chiarella (20), Aurelio Tomaino (38), Roberto Cutrullà (28) e Giuseppe Lo Bianco (37), già detenuto, tutti di Vibo Valentia. Nei confronti di Saverio Tagliacozzo (23) è stato emesso un provvedimento di obbligo di dimora. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, porto e detenzione di armi e munizioni e rapina.