Giornata di caos al Tribunale di Vibo, slitta processo “Cash”
Guasti al cellulare utilizzato dalla polizia penitenziaria per trasportare un imputato dal carcere di Cosenza al nuovo Tribunale di Vibo Valentia; due giudici del Collegio impegnati in camera di consiglio nelle aule del vecchio Tribunale vibonese per emettere la sentenza di un altro procedimento; un imputato ai domiciliari che dopo 3 ore di attesa in Tribunale si sente male e ritorna a casa: i testimoni del processo che, stanchi di aspettare, vanno via. È quanto accaduto oggi a Vibo nel processo "Cash".
In aula, sin dalle ore 9, c'era il pm della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni ad aspettare un Collegio giudicante che è arrivato solo alle 12.30. La difesa dell'imputato che ha accusato il malessere, tornandosene a casa, ha chiesto subito un rinvio del processo. Il pm ha rappresentato un concomitante impegno professionale a Catanzaro già fissato per le ore 12, ma il Tribunale ha disposto accertamenti sanitari sull'imputato che ha accusato il malessere.
L'Asp di Vibo ha comunicato nel frattempo che il medico legale non sarebbe stato disponibile prima delle ore 15,30, ma la presidente del Collegio, Lucia Monaco, ha informato le parti che alle ore 16 sarebbe stata impegnata nel ruolo di gip. I testimoni del processo rimasti in aula hanno manifestato allora di essere impossibilitati a deporre dopo le ore 17. Il processo è stato quindi rinviato al 3 dicembre. (AGI)