Welfare: Uil-Pensionati, più coordinamento fra diversi attori
La Uil Pensionati ha messo intorno a un tavolo sindaci, rappresentanti del terzo settore, la Regione e la Provinci di Vibo Valentia, per un confronto su uno dei temi del welfare. Sono intervenuti l'assessore provinciale Pasquale Fera, la dottoressa Fiorillo per il comune di Vibo, il presidente del C.S.V., Roberto Garzulli e don Antonio Vattiata dell'associazione "Libera". Dagli interventi, spiega una nota, "e' emersa la necessità di un coordinamento tra i diversi attori e di una progettualità coerente e condivisa. Vanno bene insomma le iniziative dei singoli ma occorre uscire dalla episodicità e garantire continuità nei servizi alle persone. Dal mondo dell'associazionismo, inevitabilmente, e' arrivato il richiamo forte alla politica perché faccia la sua parte e comprenda che dai servizi sociali possono arrivare risposte incisive non solo per i cittadini che di quei servizi hanno bisogno ma anche risposte alla domanda di lavoro che, nel Vibonese, e' particolarmente avvertita. Su questi temi, - si legge - l'assessore regionale alle politiche sociali, Francescantonio Stillitani ha invitato tutti a non farsi troppe illusioni. I costi delle rette per le strutture di assistenza accreditate, sommati a quelli per i servizi sono, di fatto, superiori alle risorse di cui dispone in bilancio la Regione, con tutte le conseguenze che si possono immaginare. La soluzione avrebbe potuto offrirla la legge sulla non autosufficienza, puntualmente predisposta dallo stesso Stillitani, che proprio con la Uil pensionati aveva preso un impegno meno di un anno fa. Peccato che la legge sia ferma in Consiglio, bloccata anche al taglio drastico dato dal governo centrale al fondo per la non autosufficienza". Una svolta, secondo l'assessore, "potrebbe arrivare dal riordino normativo in alcuni settori come il volontariato, ma anche da una rivisitazione della legge regionale 23 sull'assistenza, attuativa delle legge quadro a suo tempo voluta dal ministro Livia Turco". Secondo Stillitani "la logica dei Distretti crea troppi squilibri, meglio puntare sull'unione dei Comuni per liberare nuove risorse e per un uso più incisivo di quelle attuali".
Le conclusioni del dibattito, aperto dal segretario della Uil vibonese Luciano Prestia, sono state tratte da Alfonso Cirasa, segretario generale della Uil Pensionati calabrese. "Siamo disposti ad accettare ogni sfida senza preconcetti e pregiudizi - ha detto - e di farlo con le altre sigle sindacali. Quello che e' inaccettabile però e' che 700.000 firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla non autosufficienza giacciano in Parlamento dal 2006 e su questo il sindacato farà sentire forte la sua voce di protesta". Per Cirasa, non e' possibile che ogni governo che arriva denunci la pesante eredità ricevuta dal precedente, perché questo e' il modo migliore per lasciare tutto com'e'. Così come, in Calabria, per il segretario generale dei pensionati iscritti alla Uil la scarsità delle risorse non può non fare i conti con la qualità della spesa. E' vero che la legge Stillitani giace in Consiglio e bisogna che venga approvata ma se non ha copertura, allora occorre avere il coraggio di tagliare ciò che non serve ai cittadini, anche nel comparto sociale. E tra i tagli Cirasa continua pure a chiedere, come tutta la UIL, quelli ai costi della politica. "Il bilancio regionale lo conosciamo - ha detto - contiene cose utili ma anche voci di spesa per auto blu e consulenze, per singoli consiglieri regionali cui viene consentito di costituire mono gruppo in Consiglio. A chi serve tutto questo?".