Frana a Scilla: unità di crisi in Prefettura
Prosegue lo stato d’allerta a Scilla, iniziato ormai da oltre 24 ore, in seguito al movimento franoso dovuto al distacco di parte del costone della montagna San Ciccio che ha determinato un preoccupante deflusso di fanghiglia e detriti da monte a valle, per un tratto ben lungo novecento metri che attraversando la Salerno Reggio Calabria, e la statale 118 che porta a Bagnara incombe sulle linea ferroviaria minacciando diverse abitazioni agricole e villette che sono state fatte evacuare. Sul posto oltre alla protezione civile, alla polizia provinciale e ai vigili del fuoco, in azione anche il nucleo speleo alpino fluviale e tecnici specializzati. A coordinare le fasi del costante monitoraggio la prefettura di Reggio Calabria. Nella mattinata odierna, una squadra dei vigili del fuoco si è addentrata a ridosso del movimento franoso per verificare lo stato dei luoghi ed individuare la causa dello smottamento che sembra sia stato provocato dalla rottura della condotta idrica della Sorical facente parte dell’acquedotto di Scilla. In azione dall’alto anche il nucleo elicotteristi di Catania. Fino ad ora non si registrano danni a persone, ma la situazione è delicata tanto che, fanno sapere le forze in campo, che è in fase di allestimento una unità di comando avanzato con uomini e mezzi dei vigili del fuoco, che provvederà a sorvegliare costantemente le zone interessate ed applicare, in caso di necessità, le eventuali procedure di emergenza.