Il premier Renzi in Calabria per l’inaugurazione della “Sorgente Rizziconi”

Reggio Calabria Attualità

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è tornato in Calabria. Pochi minuti fa è arrivato a Favazzina, piccola frazione di Scilla, per l’inaugurazione del nuovo elettrodotto "Sorgente Rizziconi", opera realizzata da Terna e che unisce la Sicilia alla rete elettrica del Paese. Per il suo arrivo un gruppo di manifestanti della "Rete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno" ha affisso sulla Strada Statale 18 uno striscione con la scritta “Ponte: sviluppo e lavoro”.


Un investimento imponente, pari a 700 milioni di euro, completato dopo dodici anni di lavori portati avanti da settanta aziende con l'impiego diretto di oltre duecento lavoratori. Sono solo alcuni dei numeri rilevanti che caratterizzano la linea elettrica "Sorgente-Rizziconi" che collega la Calabria con la Sicilia, inaugurata questa sera alla presenza dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, che ha definito l'opera "ponte elettrico". L'impianto è realizzato da Terna, società guidata da Matteo Del Fante, e permetterà di mettere in servizio un cavo sottomarino lungo 38 chilometri e posizionato a trecento metri di profondità, con una lunghezza complessiva del collegamento pari a 105 chilometri.

L'installazione terrestre del cavo, realizzato da Prysmian, è stata tecnicamente tra le più complesse mai realizzate, con un pozzo verticale di 300 metri e un tunnel inclinato di 2,8 km di lunghezza e una pendenza del 12%. Il cavo sottomarino a 380 kV in corrente alternata (HVAC) è composto da due circuiti della lunghezza complessiva di circa 44 km, di cui 38 km per la parte sottomarina. Si tratta del record mondiale per cavi ad altissima tensione a corrente alternata. Grazie a questo intervento spariranno 540 vecchi tralicci e 170 chilometri di elettrodotto, con il passaggio della nuova linea che tocca tredici comuni in Sicilia e otto in Calabria.

Complessivamente sarà possibile risparmiare circa 800 milioni di euro all'anno sulle bollette degli italiani, grazie alle tecnologie all'avanguardia che garantiscono anche, secondo gli esperti, una sensibile minore produzione di Co2, pari a circa 700mila tonnellate.

"Stiamo investendo nel Mezzogiorno". Ha detto il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. "Questo governo - ha aggiunto il premier rivolgendosi agli amministratori locali presenti - crede che il Mezzogiorno possa e debba ripartire, questo è il motivo per cui vi faremo stalking, saremo col fiato sul vostro collo".

"Quando si chiude la Salerno-Reggio Calabria e si dà il segnale di recupero delle strade in Sicilia – ha proseguito Renzi - saremo pronti ad affrontare il tema di quella che Del Rio vuole chiamare Napoli-Palermo dell'alta velocità, che conterrà naturalmente il Ponte sullo Stretto. È un dato di fatto - ha aggiunto - che il Ponte sullo Stretto va realizzato dopo che dimostriamo agli italiani che qua i soldi non si buttano via".

"Abbiamo portato avanti una sere di riforme, e la più importante è sicuramente quella costituzionale. Siamo a un bivio chiaro – ha affermato il premier - ad ottobre, o si sta con quelli che vogliono diminuire il numero dei politici o con chi non vuole, in ogni caso le riforme le abbiamo fatte per restituire lavoro, fiducia e speranza al Paese e al Mezzogiorno".

Particolarmente soddisfatto l'amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante che nel corso dell'inaugurazione si è detto “orgoglioso” di un'opera infrastrutturale che ha definito “unica, tra le più innovative e tecnologicamente avanzate” per la quale la società ha “adottato soluzioni ingegneristiche straordinarie, prodotte dall'eccellenza italiana”.

"Un progetto da primato – sottolinea ancora Del Fante - che unendo elettricamente la Sicilia al continente permetterà di risparmiare circa 600 milioni di euro l'anno e consentirà di evitare emissioni in atmosfera pari a circa 700 mila tonnellate di CO2 l'anno. Il nuovo ponte elettrico sullo Stretto di Messina riveste un'importanza decisiva anche in relazione della strategica collocazione geografica della nostra Penisola, corsia preferenziale per il futuro collegamento tra le reti del Nord Africa e quelle dell'Europa centrale”.

Con l'entrata in esercizio dell’elettrodotto Terna ritiene di aver eliminato l'ultimo “collo di bottiglia” a livello zonale creando le condizioni per annullare il differenziale di prezzo presente tra la Sicilia e il resto del Paese. La Sorgente di Rizziconi connette dunque, con una linea ad alta tensione, dalla Sicilia alla Valle d'Aosta senza soluzione di continuità e permetterà di meglio utilizzare la produzione di energia rinnovabile dell’isola per oltre 700 MW.

All’inaugurazione hanno preso parte anche il governatore della Calabria e Guido Bortoni, presidente dell’Aeegsi, l’Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico. Nel corso dell’incontro Renzi ha rivolto anche un pensiero al fuciliere di marina Salvatore Girone, rientrato oggi in Italia dopo più di quattro anni di permanenza in India.

(Aggiornata alle 19:33)