Cgil Catanzaro su nuove assunzioni Sacal
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Cgil Catanzaro su assunzione da parte della sacal di 23 nuovi lavoratori
"Abbiamo appreso, poiché l’azienda ha comunicato alle Rappresentanze Sindacali Aziendali, che la SACAL, Società Aeroportuale Calabrese che gestisce l’Aeroporto di Lamezia Terme, ha proceduto all’assunzione di 23 nuovi lavoratori (tra impiegati ed operai) quasi tutti a tempo Determinato part-time. Le assunzioni, con decorrenza 01 luglio 2011, sono state comunicate ai Rappresentanti Sindacali a mezzo raccomandata; la comunicazione, guarda caso, era datata 22/06/2011 ma è pervenuta quando già le assunzioni erano in atto. Uno strano metodo di concepire la concertazione con le Organizzazioni Sindacali da parte della Sacal e del Presidente Speziali, che evidentemente non andava disturbato prima che le assunzioni si facessero. A scorrere l’elenco dei lavoratori chiamati a prestare servizio presso l’Aeroporto di Lamezia per quattro mesi si capisce che il Presidente era interessato a che tutto passasse in sordina. Tra i nuovi assunti risultano infatti figurare un tale Tallini Alessio, nipote dell’Onorevole omonimo, e Marra Salvatore, figlio del segretario provinciale della Fit Cisl (la categoria dei trasporti). Ora si capisce bene perché nelle settimane passate la Fit-Cisl non perdeva occasione per elogiare l’operato del Presidente Speziali (che evidentemente ha trovato il modo per ricambiare l’affetto ricevuto). Siamo alle solite, in Calabria non valgono i concorsi e la meritocrazia, si preferiscono le parentele influenti. Una società come la Sacal, finanziata in maggior parte con risorse pubbliche, si comporta come un’azienda a gestione familiare… infatti, queste ultime assunzioni, sono state effettuate con chiamata diretta, e non poteva essere diversamente visti i “curricula” degli assunti. La Filt Cgil e la Segreteria Provinciale CGIL di Catanzaro, stanno valutando le azioni legali da intraprendere nei confronti della Sacal per attività antisindacale. Di fatti nonostante le reiterate richieste d’incontro per discutere dell’organizzazione del lavoro, l’azienda non ha mai convocato il sindacato su questo tema, salvo poi assumere direttamente nuovi lavoratori. Ci chiediamo e chiederemo al presidente Speziali che fine faranno i lavoratori in somministrazione che non hanno ancora un contratto di lavoro stabile o a tempo parziale, o quelli precedentemente lasciati a casa dall’azienda. Chi avrà la priorità quando si tratterà di stabilizzarli? E soprattutto denunceremo, qualora ci fosse la possibilità di adire alle vie legali, questo comportamento disdicevole da parte della Sacal che, come già accade ed è accaduto in altri ambiti (vedi Consorzio di Bonifica per le assunzioni Diga del Melito) è fatto di clientele e occupazione della “cosa pubblica” da parte della politica e di certi “sindacati”. Non è possibile, mentre si assiste alla disperazione delle famiglie ancora di più oppresse dall’ultima manovra finanziaria del Governo, alla mancanza di lavoro, alle esigue speranze che hanno i giovani Calabresi di rimanere nella propria terra, realizzarsi e crescere grazie al proprio lavoro, tollerare che questa politica anziché occuparsi di loro si occupi dei propri affari."
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