Catanzaro, Cgil propone di discutere sulla Sacal e sul futuro dell’Aeroporto
L’accorato appello del Presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, riguardo alla vicenda SACAL, va accolto. La CGIL di Catanzaro crede che della SACAL e del futuro dell’Aeroporto di Lamezia, porta d’ingresso principale per la mobilità aerea in Calabria, c’è necessità di discutere. Sempre che, però, la discussione tenga fuori dal merito gli affetti personali e le idee politiche, degli attori chiamati a parteciparne.
La CGIL non vuol esprimere giudizi sul gesto eclatante dell’amministrazione comunale di Lamezia consumatosi con il ritiro del proprio componente nel CDA. Registriamo, però, che si tratta di un segnale di fronte al fatto che, non un semplice passeggero, ma il vicepresidente in carica sia stato arrestato con gravi accuse di contiguità (di cui dovrà naturalmente dimostrare la propria innocenza) con la ‘ndrangheta lametina. Si parla addirittura di assunzioni clientelari e mafiose e del resto, sul piano della clientela, non abbiamo esitato a denunciare negli anni passati alcune assunzioni di carattere “politico”.
Sta di fatto che il gesto dell’amministrazione lametina non risolve i problemi di gestione del principale scalo aeroportuale calabrese, e che si dovrà lavorare per occuparsi di alcune problematiche che potrebbero compromettere il futuro di un pezzo importante della mobilità calabrese, dei lavoratori dipendenti e delle loro famiglie, delle imprese investitrici e dell’indotto.
Argomenti come il costo dei voli, la possibilità di scelta tra più compagnie, la qualità e solidità finanziaria del nuovo soggetto che, necessariamente, dovrà entrare nella gestione dei servizi aeroportuali (perché lo impone la legge) e, cosa per noi più rilevante, la preoccupazione dei lavoratori SACAL sul proprio destino sono temi che la CGIL vuole affrontare. Discutiamone, a partire del comune di Lamezia, nell’interesse dei lavoratori e dei calabresi.