Sottrazione di beni pignorati, assolto 43enne cariatese
Il Giudice monocratico del Tribunale di Rossano ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste, il quarantaquatrenne cariatese F.V. dall’accusa di aver sottratto beni mobili di sua proprietà analiticamente elencati nel verbale di pignoramento in precedenza redatto nei suoi confronti ( pignorati a seguito di impulso per istanza di nota Società Srl, che vantava credito nei confronti dell’uomo) ed affidati alla sua custodia, non facendoli rinvenire in sede di ricognizione. L’uomo veniva denunciato a piede libero presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Rossano ed all’udienza dibattimentale era assistito dall’ avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena entrambi del Foro di Rossano; l’avvocato Ettore Zagarese e l’avvocato Giuseppe Vena, legali dell’uomo, unitamente al P.M., hanno provveduto ad esaminare ed a contro esaminare, con una serie di domande, il teste dell’accusa. Al termine dell’istruttoria il Giudice invitava le parti processuali alle conclusioni: Gli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, nelle rispettive arringhe, hanno dimostrato la mancanza della prova acchè l’uomo avesse mai voluto sottrarre i beni; marcando la circostanza che lo stesso non aveva mai ricevuto comunicazione del sopralluogo di ricognizione che doveva espletarsi ma semplicemente che lo stesso trovavasi fuori sede per motivi personali ( per come rappresentato dalla sua collaboratrice) e non aveva posto in essere condotte antigiuridiche per ostacolare la ricognizione. Il Giudice dopo una attenta valutazione della prova, accoglieva la tesi difensiva degli avvocati penalisti Ettore Zagarese e Giuseppe Vena ed assolveva l’uomo perché il fatto non sussiste.