Operazione Bellerofonte, sconto di pena per un imputato
Si è concluso con un notevole sconto di pena per uno, e con una conferma della condanna di primo grado per l'altro, il giudizio d'appello a carico di Giuseppe Spagnolo e Gianluca Scigliano, imputati coinvolti nell'operazione "Bellerofonte", diretta contro presunti affiliati al cartello di 'ndrangheta Marincola-Farao di Cirò, nel Crotonese.
La Corte d'appello di Catanzaro, nel pomeriggio, non ha riconosciuto parte delle contestazioni a carico di Spagnolo (già condannato a otto anni e due mesi di reclusione) e precisamente le accuse di traffico e spaccio di droga , per il quale la pena è stata ridotta a 3 anni e 4 mesi. Lasciata immutata invece la condanna di Scigliano a otto anni e quattro mesi.
Spagnolo, 39 anni, e Scigliano 29, entrambi di Cirò, finirono in manette insieme ad altre persone nell'ambito del blitz dei carabinieri di Crotone dal nome in codice "Bellerofonte" con cui, il 24 maggio del 2007, fu data esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip antimafia su richiesta del sostituto procuratore Dolce.
L'operazione Bellerofonte fu la prosecuzione dell'indagine "Galassia", con cui si delineò l'esistenza di una potente cosca operante nel Cirotano, al cui vertice gli investigatori collocano i fratelli Giuseppe e Silvio Farao e Cataldo Marincola.