Operazione “All Inside”, colpo al clan Pesce di Rosarno. 30 Arresti
30 arresti tra la Calabria e la Lombardia è lesito di un'operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, in collaborazione con i militari del Ros e la polizia di Stato, per l'esecuzione di 40 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda reggina contro altrettanti presunti affiliati alla cosca Pesce di Rosarno. 10 dei soggetti sono attualmente irreperibili, tra gli arrestati ci sono anche 7 donne, il cui ruolo nella gestione degli affari della cosca Pesce sarebbe stato molto attivo e si sarebbe concretizzato, in particolare, nel reimpiego dei proventi delle attività illecite gestite dalla cosca, in particolare estorsioni e traffico di droga, nell'acquisizione di consistenti proprietà immobiliari che venivano intestate fittiziamente a prestanome. Il reato contestato alle persone coinvolte nell'operazione denominata "All inside" è associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata a omicidi, estorsioni e traffico di droga. I fermi sono stati eseguiti tra Rosarno e le provincia di Reggio Calabria, Milano e Bergamo. Lattività di indagine ha preso il via dallomicidio di Domenico Sabatino, uomo vicino ai Pesce, avvenuto nel novembre 2006. Accanto a questa attività, condotta dai Carabinieri, quella della Polizia di Stato, nata, nellagosto 2007, dallomicidio di Domenico Ascone e dal tentato omicidio di Francesco Ascone, entrambi soggetti riconducibili allaltra cosca storica di Rosarno, i Bellocco. Da una contrapposizione tra le due famiglie, gli inquirenti sono riusciti a individuare un avvicinamento, sancito dal matrimonio, avvenuto nel maggio 2009, tra Giuseppe Pesce e una donna della famiglia Bellocco. Molti dei movimenti tra le "famiglie" sono stati svelati dalle intercettazioni ambientali in carcere da cui si coglie un forte senso di appartenenza alla ndrangheta. Nell'ambito della stessa operazione la Guardia di finanza ha sequestrato beni mobili per un valore di dieci milioni di euro riconducibili ad affiliati alla cosca Pesce. Società commerciali e conti correnti bancari e postali, tra i beni anche unemittente radio di Rosarno, Radio Olimpia.
Intercettazione ambientale, a parlare è Antonino Pesce, che ha per interlocutore il figlio Francesco: Vedi che queste parole non devi scordarle: quel vecchio una volta li ha chiamati, a tutti al bosco. E ve lo ha detto mio padre, vi ha avvertito che quello che se ne è andato ha lasciato dignità, onestà e ammirazione di tutti e noi la dobbiamo portare avanti. Antonino Pesce al figlio Francesco: Ciccio tu la devi smettere Tu pensa che io ho la possibilità di fare venire la fine del mondo Io in ogni paese ho fatto un favore ogni paese uno a paese ce lho sai che faccio venire la fine del mondo non cè niente per nessuno. continua: Quello la sai cosè per me quello per me è, no lui per me, io per lui, no lui per me, io sono come Gesù Cristo per lui mancu ai cani signori, quello può avere tanta fiducia di me.
Gli affari illeciti, lattività di riciclaggio e di reinvestimento. Le disponibilità finanziarie vengono definite dagli stessi indagati il mare. In unaltra intercettazione si può ascoltare: Dal mare si prende e nel mare si torna. E le comunicazioni, spesso, avvenivano anche via radio, la Radio Olimpia, finita tra i beni sequestrati. Tramite un sistema cifrato, i messaggi venivano trasmessi tramite la messa in onda di una canzone piuttosto che unaltra.
L'elenco completo dei sequestri: ditta Individuale Teresa Mazzuoccolo, esercente lattività di commercio allingrosso di altri prodotti alimentari, con luogo di esercizio a Rosarno; emittente radio abusiva, denominata Radio Olimpia, con sede in Rosarno, via Ospizio n. 14; ditta Individuale Marcello Pesce, esercente lattività di Commercio di autovetture, con luogo desercizio a Rosarno, ditta Individuale Filda Distribuzione di Rocco Palaia, con sede a Rosarno ed esercente lattività di Commercio allingrosso di cioccolato e dolciumi; ditta Individuale Franco Rao, con luogo desercizio a Rosarno ed esercente lattività di vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione (distributore); Numerosi conti correnti ed autovetture intestati ai familiari degli arrestati.