Capitaneria di Porto di Crotone sequestra un lido e ne sanziona altri
Continua l’attività di controllo e monitoraggio del territorio da parte della Capitaneria di porto di Crotone lungo tutto il tratto di costa di giurisdizione. Nel Comune di Crucoli è stata sequestrata un’area di circa 500 metri quadrati occupata con ombrelloni e sdraio in assenza della prevista concessione demaniale marittima. Gli uomini del Nucleo Operativo Difesa Mare sono infatti da tempo impegnati nel controllo finalizzato alla verifica, da parte dei titolari delle strutture balneari, del rispetto delle norme di sicurezza contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare nr. 29/11 emessa dalla Capitaneria di porto di Crotone. Tale Ordinanza, infatti, prescrive a carico delle strutture balneari aperte al pubblico l’obbligo di essere muniti di alcune dotazioni di sicurezza fondamentali per la sicurezza dei bagnanti e della salvaguardia della vita umana in mare (es: bombole di ossigeno, pallone ambu, postazione di pronto soccorso, un assistente bagnante ogni 80 metri fronte mare di concessione etc.). Nel corso dell’ispezione, a carico del titolare della struttura sono state riscontrate diverse carenze per quanto concerne le dotazioni di sicurezza (per le quali è scattata la sanzione amministrativa di 3098 Euro a carico del titolare) oltre ad accertare l’assenza della prescritta concessione demaniale marittima per l’occupazione della spiaggia. Il titolare della struttura è stato pertanto deferito alla competente Autorità Giudiziaria e sono stati sequestrati oltre 500 (cinquecento) metri quadrati di suolo demaniale marittimo occupati mediante ombrelloni e sdraio. Nel Comune di Cirò, un’altra struttura ispezionata è stata rinvenuta priva di numerose dotazioni di sicurezza. A carico del titolare dell’esercizio commerciale sono stati comminati oltre 3000 euro di sanzione amministrativa nonché il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per reati connessi con l’occupazione del suolo demaniale marittimo.
In mare è stata infine sequestrata una rete da posta di oltre 300 metri lineari posizionata, ad opera di pescatori di frodo, all’interno del bacino portuale di Crotone. In tale campo, infatti, è mantenuta sempre l’alta la vigilanza da parte della Capitaneria di porto di Crotone al fine di contrastare da parte di pescatori di frodo senza scrupoli l’immissione sul mercato di prodotti ittici provenienti dal porto di Crotone che, come noto, rientra nel sito di interesse nazionale di Crotone ed in cui è vietata qualunque forma di pesca.