Osservatorio Diritti Minori: Marziale, estate all’insegna del lolitismo
“Non è possibile che l’estate italiana si contraddistingua per concorsi di bellezza, che vanno dal migliore lato B alla migliore gamba, coinvolgendo stuoli di minorenni”: è quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, che si dice: “Indignato per la disinvoltura con la quale i genitori firmano liberatorie allo scopo di favorire l’esibizione, spesso in abiti succinti, delle proprie figlie, così come per la soglia anagrafica delle partecipanti che si va abbassando sempre di più”.
Per il presidente dell’Osservatorio: “E’ necessario che alla mancanza di buonsenso supplisca una legge volta a rivedere le regole della partecipazione ai concorsi tenendo in considerazione quelle fissate dal concorso per eccellenza, cioè Miss Italia, al quale possono partecipare solo le over 18. E’ una questione di rispetto e di tutela dell’età evolutiva, in un paese che a livello cartaceo è da considerarsi primeggiante in tema dei diritti dei minori, ma che in realtà non ottempera all’osservanza”.
Marziale continua: “Altro aspetto negativo di questa fenomenologia è l’atteggiamento di molti enti locali, comuni, province e regioni, che non mancano di concedere i loro patrocini, anche economici. Laddove ci sono partecipazioni di minorenni bisognerebbe bandire i patrocini. Le istituzioni dovrebbero prestare molta attenzione ai diritti dei minori, cosa che non avviene se non di rado”.
Il presidente dell’Osservatorio conclude: “Fino al compimento dei 18 anni i soggetti sono da considerarsi in età evolutiva, dunque minorenni nel senso più scientifico del termine. Sono ben altri i valori da inculcare a quell’età ed è ben altro l’atteggiamento che gli adulti dovrebbero adottare nei loro confronti. Divertirsi con le esibizioni delle minorenni significa violare la loro dignità sancita dalle dichiarazioni universali, che pure l’Italia ha sottoscritto”.