Provincia Cosenza e Cia firmano “Carta di Matera”
Il presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio e il presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori), Francesco Barbarossa hanno firmato la “Carta di Matera”. Il documento, denominato così perché sottoscritto per la prima volta durante la Festa Nazionale della Cia svoltasi un anno fa nella città lucana, è una sorta di manifesto programmatico della “nuova agricoltura” e intende promuovere con le amministrazioni locali una nuova strategia di sviluppo partendo dal territorio e attuando politiche che valorizzino questo settore come bene inestimabile per la valenza economica, sociale e ambientale che esso rappresenta. “L’agricoltura –ha affermato il presidente Oliverio, commentando l’atto sottoscritto-può ancora dare un contributo fondamentale alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese, anche dal punto di vista occupazionale. Le potenzialità ci sono tutte, ma per farlo è necessario, oggi più che mai, stabilendo rapporti e stipulando accordi, concordando indirizzi e programmi di attività e attuando politiche sul territorio a favore di tutta la collettività. Nella “Carta di Matera”, nei suoi contenuti e nelle sue finalità vi sono spunti assai interessanti, dai quali si può partire per favorire percorsi ed azioni comuni tra mondo agricolo ed Enti Locali (specie i Comuni, enti di prossimità sia per il cittadino che per l’economia locale) finalizzati a salvaguardare il territorio, a contrastare lo spopolamento delle aree interne e, soprattutto, a promuovere e valorizzare i nostri prodotti tipici locali”. “La firma di questo protocollo d’intesa –ha affermato, dal canto suo, il presidente Barbarossa- giunge a compimento di un’intensa attività svolta dalla nostra Confederazione negli ultimi mesi in cui abbiamo già realizzato circa il 70% di sottoscrizioni con i comuni della provincia di Cosenza. E’ un risultato molto importante che nei prossimi mesi dovremo riempire di contenuti, tracciando una serie di piani di intervento nei singoli territori per dare maggiore valore alla multiformità delle nostre aziende, che possono essere impiegate anche per la difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico e per la promozione dei nostri prodotti locali”.