Cesare Spanò: “Plauso a quel diavolo di un Peppino”

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Cesare Spanò, della Lista Scopelliti Presidente

Diavolo di un Peppino, merita davvero un plauso per le capacità di trasformazione che ha dimostrato lo scorso venerdì, quando al mattino durante il convegno dedicato alle infrastrutture del territorio ha fatto la sua comparsa da spettatore. Alla sera, aiutato dalla frescura dei giardini della villa comunale, si è invece presentato alla festa dell’unità del PD crotonese in una veste battagliera, sferrando forti critiche all’indirizzo della Regione Calabria, per il paventato blocco di Bruxelles nell’erogazione dei fondi comunitari. Sarebbe il caso che decidesse quale ruolo giocare, perché dal sindaco della nostra città mi sarei aspettato un ruolo attivo e propositivo nell’incontro del mattino ed in serata una seria analisi dei tanti problemi che affliggono Crotone e i provvedimenti che intende adottare. A proposito, complimenti al presidente della Camera di Commercio che con questa iniziativa sta alimentando in modo concreto e positivo il dibattito sul futuro di Crotone, occorre assolutamente proseguire su questa traccia, sostenendo un maggiore coinvolgimento delle altre istituzioni. Restiamo dunque ancora in attesa di segnali dall’inquilino di piazza della Resistenza, e soprattutto che veda la luce il primo serio investimento nella città. Possibilmente qualcosa di più di un marciapiede. Passando ad analizzare le difficoltà di bilancio dell’ente comunale, è vero che i tagli causati della manovra economica determinano ulteriori riduzioni nei trasferimenti ma non mi sembra che le risorse manchino, o meglio non mi pare che vi sia grande oculatezza nella spesa. Basta leggere provvedimenti come quelli pubblicati nei giorni addietro con cui vengono spesi 25.000 € per ferie non godute da parte di alcuni dirigenti dell’ente. E’ senza dubbio un atto legittimo, ma anche il segnale che la gestione del personale avviene in modo approssimativo. Una qualunque azienda privata non monetizza le ferie, ma le fa godere dal personale, anche dirigenziale, nel pieno rispetto dei contratti di lavoro e delle esigenze di economicità ed efficienza. Un’altra annotazione merita la riorganizzazione degli uffici e dei servizi, di recente operata dalla giunta, in cui al capo di gabinetto viene data un’importanza strategica affidandogli funzioni di maggior rilievo. Una decisione che appare incoerente con l’ordinaria gestione della spesa che vede affidare allo stesso capo di gabinetto, con appositi e ripetuti atti, poche migliaia di euro per spese di banale importanza che dovrebbero rientrare nella normale attività. In conclusione, la buona amministrazione dipende non soltanto dalla disponibilità di risorse, ma anche e soprattutto dalla capacità di impiegarle per bene: non basta avere a disposizione un fiume di denaro, se questo viene disperso in rivoli di inefficienza amministrativa.

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