Fini a Lamezia: La Destra, solo e sconfitto cerca manforte nel profondo sud

Catanzaro Politica

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del movimento La Destra di Lamezia Terme sulla venuta in città di Gianfranco Fini:

“Apprendiamo con giustificato disinteresse, la notizia relativa all’approssimarsi della presenza in città del presidente della Camera Gianfranco Fini. L ‘intervento della terza carica dello stato a Lamezia Terme, piuttosto che suscitare in noi interesse, provoca senso di compassione, per una persona che nella sua vita ha tenuto “coerentemente” una condotta totalmente ambigua, ed ora che è al crepuscolo della sua carriera politica ed in balia del suo fallimento, tenta goffamente di risollevarsi, andando in giro per l’Italia, inscenando improbabili incontri su discussioni culturali, con tematiche che costantemente, lui stesso, ha contribuito a far scadere nell’oblio del relativismo più bieco.

Nella specifica occasione di giorno 7 ottobre, con giovani studenti della provincia di Catanzaro, discuterà dei ” valori a cui l'Italia e gli italiani devono ispirarsi e fare riferimento”, il “pulpito” saggio da cui verrà la predica sarà Fini. Proprio quell’ arduo difensore di valori della destra che della casa di Montecarlo, donata ad An dalla contessa Anna Maria Colleoni come atto di fede alla causa della destra nazionale, ha fatto razzia, svendendola a due società off-shore caraibiche e poi regalandola al cognato Giancarlo Tulliani fratello della nuova compagna con la quale il Fini ha avuto un figlio, subito dopo aver divorziato dalla prima moglie. Non c’è che dire, un “fuoriclasse” quando si parla di valori.

Ai giovani coinvolti o invitati a fare da “ comparse ” giorno 7, piuttosto che sorbirsi gli “ammuffiti” ragionamenti di Fini e “compagni”, consigliamo vivamente di scegliere un pomeriggio di relax al mare o in “dolce” compagnia, in fine al “transfuga” Fini, consigliamo di godersi i suoi ultimi mesi da presidente della camera, perché presto tornerà con i suoi vecchi e “nuovi” fedeli nelle fogne da cui lo aveva generosamente ed imprudentemente ripescato Silvio Berlusconi”.

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