Cgil, Cisl e Uil: “Interventi per lavoratori calabresi”
«Servono proposte concrete e rapide». Cgil, Cisl e Uil chiedono gli interventi necessari per risolvere la lunga questione legata ai lavoratori Lsu e Lpu della Calabria. E se questi interventi non dovessero arrivare, le organizzazioni sindacali preannunciano lo sciopero generale dei Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità per il giorno 7 novembre 2011. E’ quanto affermano Antonio Cimino segretario generale Nidil Cgil, Carlo Barletta segretario generale Felsa Cisl e Gianvincezo Petrassi segretario generale Uil Temp. La decisione dei sindacati giunge dopo l’ultimo incontro tenuto presso la Prefettura di Reggio Calabria lo scorso 18 luglio, laddove, alla presenza del delegato del ministro del Lavoro è stata riproposta l’esigenza di definire un percorso concreto sulla stabilizzazione di Lsu e Lpu, sollecitando la Giunta Regionale ad attivarsi per l’apertura di un tavolo Governativo presso il ministero del Lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre chiesto al presidente Giuseppe Scopelliti, all’assessore al Lavoro Francesco Stillitani e all’assessore al Bilancio Giacomo Mancini la convocazione di un incontro urgente, in ogni caso non oltre il 17 ottobre 2011, volto a conoscere la situazione attuale circa lo stato della richiesta per come sopra esplicitata.
Sul tappeto diverse questioni:
1) Mancato pagamento agli Lpu dei sussidi di agosto e settembre 2011, mancato pagamento dell’integrazione dell’orario settimanale di settembre 2011, mancato pagamento degli “assegni nucleo familiare” agli Lpu fino a giugno 2011.
2) Decreti di trasferimento delle risorse agli enti utilizzatori dei lavoratori per garantire il sussidio e l’integrazione oraria da ottobre a dicembre 2011.
3) Esito del piano di stabilizzazione 2010 per come deliberato dalla Giunta regionale il 12.07.2011.
4) Delibera di proroga delle convenzioni di utilizzo per l’anno 2012 e relative risorse finanziarie.
5) Nuovo Piano di Stabilizzazione 2011 in relazione all’esito dei provvedimenti amministrativi e finanziari che si definiranno presso il tavolo governativo.
6) Funzionamento del Dipartimento Lavoro e chiarimenti in ordine alle competenze dei singoli dirigenti/funzionari.
Dura la posizione di Petrassi, segretario generale Uil Temp Calabria: «Non è più tollerabile questa situazione che va avanti da troppi anni e quel che è ancor più grave è che stiamo parlando di “lavoro nero legalizzato” e ad usufruire di questo lavoro nero è proprio lo Stato. E’ necessario – conclude il segretario – avviare e quindi concretizzare le tante cose che finora si sono dette. Promesse ne sono state fatte tante, ma i lavoratori sono esausti. E’ quindi fondamentale dare una svolta alla vertenza».
Dello stesso tenore la posizione di Barletta, segretario generale Felsa Cisl: «Il precariato non può durare tutta la vita. E’ fondamentale intraprendere un percorso che porti alla fine di questo annoso problema che impedisce la crescita dei singoli lavoratori e quindi della società».
Duro è anche l’intervento di Cimino, Cgil: «L’iniziativa unitaria delle organizzazioni sindacali rappresenta la drammatica evoluzione di una situazione in cui la Regione ha dimostrato arroganza e disinteresse vero 5.500 persone che da 15 anni vivono in uno stato di precarietà economica ed esistenziale».