Libri: “Inseguendo un sogno rosa” presentato a Milano
“Inseguendo un sogno rosa” è il racconto del ciclismo attraverso gli occhi e la penna di un giovane cronista calabrese, Pasquale Golia, che nel suo secondo libro - pubblicato per i tipi della casa editrice “EDIZIONI la rondine” di Catanzaro – ha voluto rendere omaggio ad una festa, un rituale, una corsa, uno spettacolo sportivo ma anche sociale, quello del Giro d’Italia, che si consuma oramai da centodue anni. Un evento popolare che ha accompagnato l’Italia nelle gioie, ma anche nei momenti difficili delle due guerre, svelando un’immagine spesso sconosciuta del nostro Paese. Nella sua attività da cronista Golia ha raccontato tre Giri d’Italia, un Tour de France, due Giri di Calabria e tutte le grandi classiche del ciclismo professionistico con grande enfasi e voglia di emozionare il lettore. Il volume - che si fregia del logo ufficiale delle celebrazioni – è stato presentato in anteprima nazionale venerdì 14 ottobre presso il Centro Convegni della Regione Lombardia - in via Melchiorre Gioia, angola via Cardano, a Milano - alla presenza dell’autore, del giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Marco Pastonesi, autore della prefazione del libro, dell’ufficio stampa ciclismo di Rcs Sport – La Gazzetta dello Sport, Matteo Cavazzuti; del direttore generale del Giro d'Italia e di Rcs Sport –La Gazzetta dello Sport, Michele Acquarone; del responsabile relazioni esterne per Rcs Sport, Stefano Diciatteo. Attorno ai relatori, accomodati al centro della sala, erano presenti gli inviati di varie testate nazionali ed internazionali - accreditati per il Giro di Lombardia del giorno dopo -, tra cui Philippe Brunel, storico inviato del quotidiano francese “l’Equipe”. Gli interventi dei vari relatori sono stati simultaneamente tradotti in francese ed inglese da Delphine Brunel, presente all’evento, e voce ufficiale di “Radio corsa internazionale” al Giro d’Italia. La presentazione ha aperto, di fatto, una due giorni importantissima per il ciclismo internazionale: il 15 ottobre il “Giro di Lombardia” ha chiuso la stagione agonistica del World Tour, mentre il giorno successivo si è alzato il sipario sull'edizione 2012 del Giro d'Italia i cui dettagli sono stati ufficialmente illustrati sempre a Milano. «Raccontare il Giro d’Italia ha rappresentato un mio grande sogno – commenta Pasquale Golia - inseguito sin da bambino: quello di far parte, un giorno, di questa splendida carovana. Un’idea “rosa” accarezzata quando avevo appena quattordici anni. Ricordo ancora quelle immagini di Marco Pantani a braccia alzate a Merano e poi sull’Aprica. Era fine maggio del 1994, davanti alla tv rimasi fulminato da quel campione, da quello sport di fatica e passione. Fu amore a prima vista, da allora il Giro d’Italia fu sempre nei miei pensieri». Michele Acquarone, direttore generale del Giro d’Italia, così ha commentato l’opera di Golia: «Ringrazio Pasquale Golia soprattutto per aver scritto un libro dedicato al Giro d'Italia – ha detto -. Per noi è davvero un grande onore. La sua passione e la sua determinazione ci danno grande motivazione e ci obbligano a lavorare sempre meglio. Auguro a Pasquale un grande successo». Marco Pastonesi ha così continuato: «Io e Pasquale ci siamo conosciuti sulla strada, questa è la magia del ciclismo - ha detto -, così come tanti altri. Questo è un mondo a parte, una ragnatela di rapporti e amicizie che nascono tra noi in sala stampa, per la strada. Così come anche tra i corridori. Questa è la magia del ciclismo, lo sport di tutti. Il Giro d’Italia di tutti».
“Inseguendo un sogno” è un intreccio di emozioni spalmate in quattro capitoli ricchi di curiosità, testimonianze, cronache di tappa che fanno del Giro d’Italia un avvenimento unico. Dal dominio del “pistolero” Contador alla vittoria di Kiryenka dopo 220 km di fuga, l’autore insegue il suo sogno rosa per ventuno giorni. Perché il Giro è di tutti: di chi lo corre, di chi lo vede passare e anche di chi lo racconta. Per tre settimane un intero Paese indossa la maglia rosa. Ogni tappa ripercorre la storia della Nazione. Da Reggio Emilia, la città che ha sventolato per la prima volta il tricolore, al Santuario di Montevergine dove i benedettini protessero la Sacra Sindone da Hitler. Anche questo è il Giro. Il libro è dedicato proprio a Wouter Weylandt, il giovane corridore belga - scrive l’autore Pasquale Golia - «che, pagando con la vita al Giro d’Italia 2011 la sua passione per il ciclismo, ci ha mostrato come questo sport assomigli molto alla esistenza di ognuno di noi. Gioie e dolori, sorrisi e lacrime, sudore e fatica, rendono il ciclismo una scuola di vita infallibile per ciascuno di noi».