“Le strade del paesaggio” dal 4 novembre a Cosenza
Al via la quinta edizione de “Le strade del paesaggio”, la rassegna che coniugando arti visive, musica, convegni e percorsi formativi elabora un percorso che punta decisamente alla cultura come motore dello sviluppo locale. Tema portante, dopo quelli delle figure di Alarico e Alessandro il Molosso, Annibale e la vita del condottiero africano.
Organizzato e cofinanziato dalla Provincia di Cosenza, il Festival aprirà i battenti Venerdì 4 novembre, alle 17:30, con l'inaugurazione di tre mostre nel Museo delle Arti e dei Mestieri della Provincia di Cosenza, in Corso Telesio 17: “Astarte e Zanardi, Andrea Pazienza at the war” a cura di Marina Comandini Pazienza, “Annibale”, una collettiva europea nell'ambito della quale diversi artisti hanno dato volti e colori all’omonimo racconto di Paolo Rumiz ed “Annibale degli elefanti”, dedicata ai più piccoli. Dal 19 novembre, apertura per una quarta mostra, “Nostalgia canaglia”.
In “Astarte e Zanardi, Andrea Pazienza at the war,” il nucleo centrale è costituito dagli originali di Astarte, opera ultima e incompiuta dell’indiscusso maestro del fumetto italiano.
Nella stessa mostra, per la prima volta, si potranno ammirare da vicino anche gli originali di Zanardi At The War, il celebre personaggio creato da Andrea Pazienza impegnato sul fronte russo della Prima Guerra mondiale, le cui tavole, che conservano ancora dei colori ottimali, verranno esposte in particolare condizioni di luci per non rovinarne la lucentezza e lo splendore ancora intatto.
Ad accompagnare questi due capolavori, oltre ad alcune tavole di Zanardi Medievale, una serie di schizzi che l’artista realizzava prima di disegnare i suoi fumetti e diverse vignette satiriche, pubblicate su Il Male, Frigidaire, Cannibale sul tema della guerra. Vignette realizzate più di vent’anni fa, ma ancora cariche di attualità, che procurano un sorriso amaro e che fanno riflettere sull’impressionante attualità dell’opera di Pazienza.
Tra le opere spunta anche una vignetta sui Fratelli Bandiera. Un omaggio ai due eroi del Risorgimento che rende Pazienza più vicino.
Per la mostra, Fandango Libri, ha realizzato una riedizione personalizzata di Astarte, con un testo di Roberto Saviano.
Per “Annibale. Segni e disegni di un mito”, Paolo Rumiz, scrittore e giornalista di Repubblica, con lo stile inconfondibile che lo contraddistingue, ripercorre le tappe del mitico viaggio di Annibale attraverso una narrazione che ancora una volta restituisce il legame indissolubile tra storia, paesaggio e attualità.
Schegge del racconto, quelle strettamente inerenti le gesta del condottiero, sono state distribuite ad artisti europei di diversa età, provenienza e formazione che si sono cimentati nell'ardua impresa di raffigurare il mito ed il suo portato di simboli prendendo spunto dall'opera dell'autore triestino.
“Annibale degli elefanti”, a cura delle edizioni Coccole e Caccole, diretta ai bambini, è ispirata da un racconto dell’archeologo Fabrizio Mollo.
Una sezione speciale del festival è la Mostra “Nostalgia Canaglia”, una collettiva omaggio alla musica pop italiana a cura di Luca Scornaienchi e David Vecchiato, evento in collaborazione con Mondo POP International Gallery di Roma.
L’inaugurazione della V^ edizione de “Le Strade del paesaggio” sarà ancora accompagnata da performances artistiche e musicali, mentre le attività del Festival proseguiranno per circa un mese, con una parte più strettamente laboratoriale e di formazione che consisterà in due corsi, uno di sceneggiatura (11/12/13 novembre) e uno di disegno (24/25/26/27 novembre), finalizzati alla realizzazione e pubblicazione di un volume a fumetti. Docenti saranno Sergio Nazzaro, scrittore e giornalista e Max Frezzato, disegnatore.
Ancora una volta sarà il centro storico di Cosenza ad essere teatro dei numerosi eventi che scandiranno il ricco programma de “Le strade del paesaggio”, manifestazione volta alla valorizzazione del paesaggio e delle interrelazioni tra i fattori umani e territoriali, votata all’implementazione dell’offerta attenta a percorsi formativi legati alle figure professionali proprie dell’economia della conoscenza.