Partirà il 4 novembre, con tre mostre, la V edizione de “Le strade del paesaggio”
Alle ore 17,30, nel Museo delle Arti e dei Mestieri della Provincia di Cosenza, in Corso Telesio 17, ad aprire la rassegna saranno “Astarte & Zanardi, Andrea Pazienza at the war”, a cura di Marina Comandini Pazienza, con tavole inedite del maestro del fumetto italiano e “Annibale”, una collettiva europea nell'ambito della quale diversi artisti hanno dato volti e colori a un racconto dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz, prima pubblicato in veste di reportage per il quotidiano “ la Repubblica” e poi divenuto un libro edito da Feltrinelli. Performance artistiche e musicali accompagneranno la giornata di inaugurazione. Una terza mostra, “Annibale degli elefanti”, presenterà lavori ispirati da un racconto dell’archeologo Fabrizio Mollo e realizzati nell'ambito di un workshop, organizzato dall' Associazione “Ludus in Fabula”.
Accompagneranno l’inaugurazione performances artistiche e musicali.
In “Astarte e Zanardi, Andrea Pazienza at the war,” il nucleo centrale è costituito dagli originali di Astarte, opera ultima e incompiuta di Andrea Pazienza.
Nella stessa mostra, per la prima volta, si potranno ammirare da vicino anche gli originali di Zanardi At The War, il celebre personaggio creato da Pazienza impegnato sul fronte russo della Prima Guerra mondiale, le cui tavole, che conservano ancora dei colori ottimali, verranno esposte in particolare condizioni di luci per non rovinarne la lucentezza e lo splendore ancora intatto.
Ad accompagnare questi due capolavori, oltre ad alcune tavole di Zanardi Medievale, una serie di schizzi che l’artista realizzava prima di disegnare i suoi fumetti e diverse vignette satiriche, pubblicate su Il Male, Frigidaire, Cannibale sul tema della guerra. Vignette realizzate più di vent’anni fa, ma ancora cariche di attualità, che procurano un sorriso amaro e che fanno riflettere sull’impressionante attualità dell’opera di Pazienza.
Tra le opere spunta anche una vignetta sui Fratelli Bandiera. Un omaggio ai due eroi del Risorgimento che rende Pazienza più vicino.
Per la mostra, Fandango Libri, ha realizzato una riedizione personalizzata di Astarte, con un testo di Roberto Saviano.
Per “Annibale. Segni e disegni di un mito”, Paolo Rumiz ripercorre le tappe del mitico viaggio di Annibale attraverso una narrazione che ancora una volta restituisce il legame indissolubile tra storia, paesaggio e attualità.
Schegge del racconto, quelle strettamente inerenti le gesta del condottiero, sono state distribuite ad artisti europei di diversa età, provenienza e formazione che si sono cimentati nell'ardua impresa di raffigurare il mito ed il suo portato di simboli prendendo spunto dall'opera dell'autore triestino.
Dopo l’inaugurazione, le attività del festival proseguiranno per circa un mese: quelle laboratoriali e di formazione consisteranno in due corsi, uno di sceneggiatura e uno di disegno, finalizzati alla realizzazione e pubblicazione di un volume a fumetti.
Per il primo, dall'11 al 13 novembre docente sarà Sergio Nazzaro, scrittore e giornalista; dal 24 al 27 novembre sarà Max Frezzato, autore i cui lavori sono pubblicati in tutto il mondo, a tenere il corso di disegno. Appendice al laboratorio di disegno, una lezione aperta anche ai non partecipanti al corso, dedicata ai cartoni animati 3D. Lo staff degli OGM Animation Studios presenterà un excursus sull'intero ciclo di produzione, un dietro le quinte per svelare tutte le fasi di creazione.
Ulteriore sezione speciale del Festival sarà “Nostalgia Canaglia”, una collettiva omaggio alla musica pop italiana a cura di Luca Scornaienchi e David Vecchiato, la cui inaugurazione è prevista per il 19 novembre.
La quinta edizione de “Le strade del Paesaggio” si chiuderà Domenica 11 dicembre.
Annibale, figura che forse più di tutte racchiude in sé la simbologia del mito chiude il triennio di programmazione del Festival “Le Strade del Paesaggio”, legato ai fondi FESR POR 2007/2013, che ha sviluppato una sorta di canovaccio teso a creare, costruire, scrivere e ridisegnare i volti, i protagonisti, i luoghi e gli accadimenti storici che hanno segnato il passato e che, ancora oggi, carichi di significato e di attualità, possono tramandare gli stessi messaggi e sorprendere l'immaginario. Il filo che unisce è il territorio, luogo e custode di memoria, di tradizioni da rimandare e da rivivere attraverso le forme dell'arte contemporanea, con tutti i linguaggi della modernità.