Giornata europea giustizia civile a Catanzaro
Si è svolta a Catanzaro la Giornata europea della Giustizia civile, celebrata ogni anno in tutta Europa in data 25 ottobre, a partire dal 2003, con l'intento di informare i cittadini sui loro diritti e sul funzionamento della giustizia civile, raccogliere suggerimenti e rispondere ad eventuali quesiti con l'intento di migliorare l'accesso al servizio giudiziario e il contatto con gli utenti.
Presenti nell'aula udienze del minorile per il Tribunale ordinario il presidente di sezione Alberto Filardo, per il Tribunale minorenni il presidente Luciano Trovato, per l'Ordine degli avvocati Francesco Sacchi, oltre ad una nutrita rappresentanza dei cancellieri del tribunale per i minorenni e di altri rappresentanti del consiglio forense. Il presidente Filardo ha evidenziato come la giustizia civile, innanzitutto, rappresenti un interesse economico, in quanto dare una risposta ad una impresa dopo 15 anni significa condannarla già al fallimento, nessuna impresa americana investirebbe in Italia col rischio che un eventuale contenzioso lo possa risolvere tra 15-20 anni. La giustizia civile è quasi sull'orlo del fallimento: se il mondo si fermasse il tribunale potrebbe terminare le pendenze attuali tra 5 anni ma il mondo esterno non si ferma e porta un numero di cause sempre superiori a quelle che si possono trattare. Se ne può uscire solo con un grosso sacrificio, con una gestione provvisoria: ciò che è pendente dovrebbe avere una gestione su un canale parallelo, giurisdizione onoraria o altro. Solo così si possono iniziare a celebrare i 3 nuovi riti anziché i 33 precedenti con 6 milioni di cause pendenti in tutta Italia. L'avvocato Sacchi, in rappresentanza del Consiglio dell'Ordine, ha elogiato l'iniziativa della giornata europea della giustizia civile, sottolineando come la legislazione attuale non è affatto adatta alla risoluzione tempestiva delle cause, in quanto spesso vengono adottati dei provvedimenti legislativi tampone che mal si adattano alle svariate esigenze processuali, senza tralasciare la cronica carenza di magistrati nonchè degli stessi cancellieri, i quali, se impegnati in udienza col giudice, sono costretti a chiudere la cancelleria e a non poter dare risposte ai cittadini per il tramite dei rispettivi avvocati. Purtroppo - ha proseguito Sacchi - l'interlocutore cittadino è giustamente lontano dal voler comprendere tali problematiche: quando un avvocato gli comunica che l'udienza su quel problema condominiale, se tutto va bene, è stata rinviata tra due anni, a volte non ci crede, perde ogni speranza nel sistema giustizia.
Il presidente Trovato ha rappresentato come il rito minorile si distingua da quello ordinario vista la natura delle proprie cause civili che hanno a interesse le sorti dei minori, pertanto la gestione dei tempi è ridotta al minimo indispensabile. Il problema serio della giurisdizione minorile oggi è la carenza di una rete solida in materia di servizi sociali su tutto il territorio calabrese. La Giustizia - ha affermato Trovato - non ce la può fare da sola: i magistrati e i cancellieri e le risorse saranno sempre fornite col contagocce. Occorrerebbe, dall'esterno, un modello innovativo come quello creato dalla Fondazione Modena Giustizia: un gruppo di enti, associazioni di categoria, soggetti esterni che facciano investimento del loro patrimonio sulla giustizia, chiedendo conto alla stessa giustizia sui tempi e sul funzionamento celere. Si potrebbe, altresì, istituire l'ufficio del giudice o l'ufficio del processo con una parte di procedure amministrative da far trattare a figure non necessariamente giudiziarie. La stessa informatizzazione - come rappresentato dal cancelliere dirigente del minorile Antonio Vero - è una rincorsa alle nuove tecnologie e spesso non si ha il tempo di applicarla tutta o se si applica va in contrasto a volte con gli altri uffici giudiziari che usano altri sistemi. Gli interlocutori della giornata, soddisfatti per questo primo incontro, su sollecitazione anche della stampa locale presente, hanno comunque rappresentato l'esigenza di organizzare un nuovo incontro alla presenza delle associazioni e degli enti istituzionali interessati ai temi della giustizia civile, al fine di approfondire le problematiche specifiche e di settore in materia.