Cemento depotenziato per linea ferroviaria, sentiti i tecnici
E' ripresa oggi con l'audizione del perito nominato dal giudice e dei consulenti delle parti l'udienza preliminare a carico di undici persone coinvolte nell'inchiesta sul presunto utilizzo di cemento depotenziato nella realizzazione dei piloni che fanno passare la linea ferroviaria Settingiano-Catanzaro Lido sul fiume Corace. I tecnici hanno risposto lungamente alle domande del giudice, dell'accusa e della difesa a proposito del metodo utilizzato per la verifica della qualita' delle forniture e della provenienza dei materiali incriminati, prima che il gup Abigail Mellace rinviasse alle due prossime date del 7 e 21 dicembre per la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe dei difensori nell'ambito dei sette giudizi abbreviati chiesti da altrettanti indagati - Eugenio Sgromo, 40 anni, e Sebastiano Sgromo, 43 anni, di Curinga, Giancarlo Romani, 29 anni, di Napoli, Francisco Daniel Muratore, 51 anni, nato a Buenos Aires ma residente a Vercelli, Pasquale Petroncelli, 35 anni, di Lagonegro, Francesco Care', 47 anni, di Vibo Valentia, Filippo Salvatori, 51 anni, di Roma -, e la normale udienza preliminare per le restanti quattro persone - Salvatore Mazzei, 53 anni, di Sambiase (Cz), Cesare Ammirato, 61 anni, di Catanzaro, Aristodemo Busillo, 39 anni, di Salerno, Francesco Ferdinando Crocetto, 42 anni, di Muro Lucano -. Con l'inchiesta sono stati contestati i reati di frode nelle pubbliche forniture aggravata, truffa aggravata, ed attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato. Gli accusati sono imprenditori e direttori dei lavori che si sono occupati della realizzazione dell'opera finita al centro delle indagini.