Processo “Rainbow”, condannati cinque imputati per usura
Si è concluso nel pomeriggio il processo d’appello per cinque imputati per usura ed estorsione coinvolti nell'operazione antiusura denominata "Raimbow" condotta dalla Procura di Lamezia Terme. I giudici della Catanzaresi hanno condannato gli imputati, rimodulando per alcuni la condanna che gli era sta inflitta in primo grado dal Tribunale di Lamezia Terme.
Tra questi il collaboratore di giustizia, Angelo Torcasio, 26 anni, che nel corso del dibattimento ha reso delle dichiarazioni spontanee riferendo ai giudici un particolare per quanto riguarda la tentata estorsione ai danni dell'imprenditore Giovanni Stella. Torcasio - nel corso dell'audizione in video conferenza - ha riferito che dal 29 luglio scorso è diventato collaboratore di giustizia e di essere stato fino a quella data "associato alla famiglia Giampà", all'interno della quale, ha aggiunto: "avevo un ruolo".
Dopo la deposizione del collaboratore di giustizia è ripreso il dibattimento con la richiesta da parte del difensore di Torcasio di acquisire agli atti i verbali delle sue deposizioni rese ai magistrati della Dda di Catanzaro il 29 luglio e il 5 agosto scorso è chiesto inoltre alla corte di riaprire il dibattimento alla luce delle dichiarazioni e per illustrare la rilevanza di questa nuova attività istruttoria. Richiesta alla quale gli avvocati difensori degli altri imputati si sono opposti e la Corte ha dato loro ragione.
Dopo due ore di camera di consiglio è arrivata la sentenza con la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per Angelo Torcasio; 4 anni e 4 mesi a Francesco Muraca e Carlo Stranges e tre anni a Saverio Antonio Stranges.
In primo grado, nel settembre del 2010, il tribunale collegiale di Lamezia Terme condannò Angelo Torcasio a cinque anni di reclusione, Francesco Muraca e Carlo Stranges a 4 anni e 10 mesi di reclusione e a 3 anni e 4 mesi Saverio Antonio Stranges.