Processo Laria a Catanzaro, in aula anche il Vescovo

Catanzaro Cronaca

E' stata una lunga udienza dedicata alle testimonianze, tra le quali quella del vescovo emerito di Catanzaro Antonio Ciliberti e dell'ex sindaco Sergio Abramo, quella di oggi nel processo a carico di Caterina Laria, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, accusata di concussione tentata e consumata. Il prelato ha raccontato di aver avuto un incontro con la Laria a proposito del progetto oggetto dell'inchiesta, ma di non ricordare molto di cosa lei disse, se non del fatto che dopo aver letto della vicenda sui giornali aveva espresso rammarico per le lamentele esternate da padre Piero Puglisi, alla guida della fondazione "Città solidale onlus" che non si era aggiudicata la relativa gara, espletata comunque del tutto correttamente. Abramo ha riferito a sua volta di un incontro con padre Puglisi nel quale questi espresse preoccupazione per la medesima gara, e di aver parlato a sua volta con il dirigente di settore pregandolo di prestare la massima attenzione all'espletamento delle procedure, che sarebbero state correttamente seguite tanto che, nonostante la gara venne poi impugnata, il Tar diede ragione all'Amministrazione comunale. Sono stati sentiti anche l'assistente sociale Teresa Mangani, ed inoltre Matteo Miranda e Serina Procopio, componenti della commissione aggiudicatrice della gara che hanno riferito di non aver mai ricevuto alcun tipo di segnalazioni della Laria in proposito. Il collegio (presidente Antonio battaglia, a latere Adriana Pezzo e Tarantino) ha infine rinviato il processo al 2 dicembre 12 per escussione di un altro teste e dell'imputata.
La Laria è stata rinviata a giudizio lo scorso 9 febbraio dopo essere finita sotto inchiesta per presunte pressioni che, secondo l'accusa, avrebbe fatto per l'approvazione del progetto di una fondazione del capoluogo di regione in cambio dell'impiego di persone appositamente segnalate. Si tratta dell'unica contestazione rimasta in piedi, considerato il tempo trascorso da quando una denuncia a suo carico fece partire le indagini. Era il lontano 2004 quando un esposto fece aprire il caso, nell'ambito del quale parte offesa e' la fondazione "Citta' solidale onlus" - non e' comunque costituita parte civile -, presieduta da padre Piero Puglisi, in base alla tesi accusatoria secondo la quale quest'ultimo avrebbe ricevuto dalla Laria la precisa indicazione che lei si sarebbe impegnata per l'approvazione di un progetto presentato dall'ente guidato da padre Puglisi, se lui in cambio avesse accettato di impiegare nell'esecuzione alcune persone segnalate dall'allora assessore. Il caso, dopo molti anni, e' arrivato all'attenzione del sostituto procuratore Gerardo Dominijanni che ha chiesto ed ottenuto che l'ex assessore fosse mandata al processo, dove e' difesa dall'avvocato Giancarlo Pittelli.