Intervento di Capellupo sull’introduzione dello Statuto delle imprese
Riceviamo e pubblichiamo nota del Presidente della commissione provinciale per l’emersione del lavoro irregolare, Filippo Capellupo sull'introduzione dello Statoto delle imprese
Lo statuto delle imprese è finalmente legge e soprattutto le piccole e medie saranno tutelate davanti a una burocrazia elefantiaca e spesso intrisa di lacci e lacciuoli. Ora ci saranno tempi certi sui pagamenti poiché. la legge stabilisce un termine di 30 giorni per i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni e di 60 giorni per quelli tra privati. Se le imprese non pagano i fornitori, scatta la penale dell’8 per cento. Ma ci chiediamo c’era bisogno di arrivare al 2011 e a una legge per mettere in atto ciò che il buon senso da solo avrebbe suggerito? Ferma restando la validità del provvedimento e il plauso per aver assunto questa decisione in maniera bipartisan, non possiamo fare a meno di sottolineare come la Commissione provinciale per l’emersione del lavoro irregolare da anni sottolinea l’importanza di avere una burocrazia più snella per non creare delle vere e proprie strozzature nel sistema. Imprese economicamente deboli, che vedono i loro crediti soddisfatti anche dopo 6 mesi, danno vita a un’economia debole dove il ricorso al lavoro irregolare diventa la normalità. Vogliamo augurarci che, nell’accezione della parola fornitori, verso i quali si impone una regolarità da parte delle imprese, siano compresi anche i lavoratori. Che non debbano essere più costretti a ricorrere a un mercato parallelo e senza nessuna garanzia non solo per i singoli ma anche per l’intero sistema. Salutiamo con favore l’introduzione dello statuto delle imprese, ma non abbasseremo la guardia rispetto alla corretta applicazione delle norme soprattutto per ciò che riguarda la tutela dei diritti dei lavoratori, affinchè sia fatta luce su quella zona grigia che crea delle storture nell’andamento di un’economia che senza politiche del lavoro forti diventa sempre più debole.
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