Botricello. Al via “Medici4Life”
“Da un piccolo paese, arriva un segnale importante per migliorare l’offerta sanitaria del territorio, senza stravolgimenti epocali, ma mettendo il paziente al centro di un sistema-offerta capace di migliorare la erogazione delle prestazioni”. E’ questo l’obiettivo di “Medici4LIFE”, iniziativa che si è concretizzata da poco a Botricello. Un unico Polo, insomma, costituito da specialisti e professionisti dei servizi sanitari che hanno condiviso un progetto comune. L’idea è nata dall’intesa tra diversi medici specialisti privati e della “Life Clinic Biomedica Group” che con i suoi soci, Luca e Stefano Ciliberti e Claudio Giorno, hanno voluto concretizzare un unico polo per l’offerta di Servizi Sanitari, “volto non a costituire - affermano - un poliambulatorio medico, ma a concentrare nello stesso luogo le competenze e le conoscenze di alcuni medici, mettendo in atto una “rete sanitaria” capace di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini del comprensorio”. “L’obiettivo – spiega Claudio Giorno - è avvicinare l’offerta sanitaria ai pazienti che possono, pertanto, soddisfare più facilmente il loro fabbisogno di salute. Tutto questo, in un’ottica di “riorganizzazione dei servizi territoriali”, molte volte auspicata e richiamata da Piani Nazionali e Regionali che con lentezza guardano in questa direzione. L’iniziativa, quindi, è anticipatrice di questo trend ed offrirà un nuovo Polo multifunzionale medico-laboratoristico, caratterizzato dall’accentramento, in un luogo strategico sul territorio, di studi privati con specialità mediche diverse, contribuendo a supportare gli ospedali che ricordiamo essere, in un’ottica di appropriatezza, luoghi di erogazione di prestazioni ad alto contenuto specialistico e non delle immense fucine di prestazioni che poi scadono in qualità e generano costi aggiuntivi sul già difficile Piano di Rientro della Regione”.
“Medici4Life”, quindi, è nata non solo come punto di riferimento sanitario, ma anche come punto informativo per la classe medica ed il primo appuntamento si è svolto sabato scorso a Sellia Marina, nell’Agriturismo Valle Cucina. “L’augurio – ha detto Luca Ciliberti, rivolgendosi ai medici di base che hanno partecipato all’evento - è che vi sia un’informazione diffusa sulle nuove tecniche e sui nuovi temi che oggi si stanno sviluppando nel campo della sanità, e quindi, sulla possibilità per i cittadini, di avere, senza grossi e dispendiosi spostamenti, un’offerta variegata che possa rispondere al meglio alla loro domanda di salute”. Altro progetto in cantiere, in un’ottica di innovazione della rete sanitaria, è l’idea di insediare un “ambulatorio sperimentale infermieristico” dove individuare, sviluppare e gestire infermieri chiamati a rispondere alle esigenze di domanda socio-sanitaria del territorio, in modo organizzato e efficiente. Al primo evento informativo si è parlato dei problemi legati al sonno e quando questo può diventare un pericolo ma anche delle nuove tecniche EVLT Endo Venous Laser Treatment i cui relatori sono stati la dottoressa Benedetta Campolo, pneumologa ed esperta nel trattamento dei disturbi del sonno, il dottor Fernando Roccia, pneumologo e medico-legale, e il dottor Christian Baraldi, esperto in chirurgia vascolare ed endovascolare.
All’evento si è dimostrato come sia possibile contribuire alla riduzione della spesa sanitaria attraverso un’offerta di prestazioni specialistiche mirate, rese in regime ambulatoriale, di day hospital o di day surgery. E’ il caso ad esempio dello studio del sonno, effettuato con macchinari, i polisonnigrafi, che permettono la registrazione simultanea, durante il sonno, dell’attività cardiaca, respiratoria e neurologica. “L’esame polisonnografico - ha detto Benedetta Campolo - non è invasivo e permette di capire se un soggetto soffre di disturbi del sonno, come la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno e il russamento (Sindrome da aumentate resistenze delle alte vie aeree), che possono portare a conseguenze più o meno gravi tra le quali: sonnolenza diurna, predisposizione alle malattie cardio-respiratorie (infarti, ictus), riduzione della libido e tendenza ad atteggiamenti nervosi”. Si comprende facilmente quali possono essere le ripercussioni in ambito sanitario, economico e sociale di questi disturbi. “In Italia – ha commentato Ferdinando Roccia - si stima che il 5% della popolazione sia affetto da Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno e di questo solo il 2,5% viene diagnostico e trattato con le tecniche oggi disponibili. Se fossimo in grado di aumentare questa percentuale al 75%, di quel 5% statistico sulla popolazione italiana, si riuscirebbe a produrre un risparmio notevole in termini di minori costi sanitari”. Se rapportati statisticamente alla popolazione calabrese i costi sanitari della nostra regione potrebbero ridursi di 84.000.000,00 di euro. Da un punto di vista prettamente medico legale – ha aggiunto Roccia – non diagnosticare e/o non trattare una OSAS è da ritenere un “grave errore omissivo” dal momento che tale sindrome è responsabile di un’alta morbilità e mortalità per un più alto rischio di accidenti cardio-vasculo-celebrali e di incidenti stradali e sul lavoro. Cristian Baraldi ha, infine, portato la sua esperienza nel campo dei trattamenti vascolari proiettando dei filmati molto interessanti. Ha poi illustrato la sua casistica medico-specialistica del triennio 2008/2010 e di quanto sia stato possibile, con le tecniche EVLT, intervenendo nei tempi giusti, salvare, rivascolarizzandoli, diversi arti il cui destinato sarebbe stato la sola amputazione per gravi danni di ulcere e gangrene.