Inaugurato lo spazio Alzheimer a Catanzaro
A tagliare il nastro viola ed arancio non c’era solo il presidente della Provincia Wanda Ferro e l’assessore Fulvio Scarpino ma anche la signora Annamaria una bravissima sarta catanzarese alla quale un ictus cerebrale ha portato via molto della sua memoria. “L’ho tagliato diritto però il nastro” ha detto sorridendo Annamaria ai suoi compagni di viaggio che erano lì accanto a lei. E così è stato inaugurato lo Spazio Alzheimer Cafè e demenze neurodegenerative ideato dall’Associazione Ra.Gi. Onlus e che rappresenta una miglioria del progetto Soli… mai più finanziato dal Ministero dell’Interno per tramite della Prefettura di Catanzaro all’assessorato comunale alle Politiche sociali e gestito dalla Ra.Gi. Onlus. Unico in Calabria per le sue metodologie terapeutiche e sesto in Italia. Prima del taglio del nastro il momento di saluto e di incontro è stato allestito nel vicino centro di aggregazione Giovanile PoliValiamo che per un giorno è stato “rubato” ai numerosi ragazzi in attesa di iniziare le loro attività. “Due spazi che – come ha ricordato il presidente della Ra.Gi. Elena Sodano – non ci sarebbero stati se non fosse per la sensibilità dimostrata dall’assessore provinciale al bilancio Giovanni Merante che, nel momento in cui in maniera inumana la vecchia giunta ci ha tolto i locali nonostante ci fosse una regolare concessione legata ad un progetto, si è adoperato per trovarci dei nuovi spazi”.
All’incontro erano presenti tra gli altri il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio Alfonso Ciacci, numerosi medici del presidio ospedaliero, il direttore del distretto socio sanitario dell’Asp di Lido Maurizio Rocca, il vicepresidente del consiglio comunale Amedea Rizzuti la dott. ssa Rosanna Colao, responsabile della Unità di Valutazione Alzheimer del centro di neurogenetica di Lamezia Terme insieme alla dott.ssa Sabrina Curcio che in qualità di segretaria dell’AIP Associazione Italiana Parkinsoniani ha portato il saluto del presidente regionale AIP dott.ssa Amalia Bruni, il dirigente del settore alle Politiche sociali Antonino Ferraiuolo, la responsabile del progetto Soli Mai Più dott.ssa Loredana Calascibetta, la responsabile del monitoraggio dott.ssa Serina Procopio, il funzionario Leonardo Melito. La struttura è stata benedetta dal direttore della Caritas diocesana don Dino Piraino insieme a don Gaetano Rocca. “E’ sempre molto importante la presenza delle istituzioni per ottenere risultati come questi – ha detto il presidente Ferro -. Lavorare vicino a persone colpite dall’Alzheimer è molto difficile e ci vuole coraggio in un periodo di tagli e di crisi come questo. Ma quando, oltre al lavoro ed alla professionalità ci si mette anche il cuore e l’impegno, le salite sono meno ripide. Noi staremo vicini a questo centro perché riteniamo sia un progetto valido per l’intera comunità”.
Dello stesso parere l’assessore comunale alle Politiche sociali Fulvio Scarpino. “La giunta Traversa vuole premiare solo le eccellenze e credo che lo Spazio Alzheimer e malattie neurogenetiche si collochi proprio in questa direzione. Ritengo che la dott.ssa Sodano abbia aperto la porta di un servizio importante che a Catanzaro mancava ma al quale daremo il massimo sostegno trovando strategie comuni per farlo crescere”. E di coraggio ha parlato proprio la Sodano che, dopo aver spiegato i “momenti di vita” nello Spazio Alzheimer sia dal punto di vista terapeutico psico-corporeo sia dal punto di vista sociale ha detto: “Come al solito noi viaggiamo contro corrente con il cuore da una parte e la testa dall’altra e non so se questo sia sempre un bene. Non abbiamo aspettato la mega struttura attrezzata di tutto punto per aprire lo Spazio Alzheimer in embrione nei nostri cervelli da circa due anni. Forse perché ci mancava il coraggio e la giusta spinta arrivata incontrando tanta gente per strada”. Il dott. Maurizio Rocca ha affermato di voler inserire le metodologie terapeutiche dello Spazio Alzheimer all’interno di un progetto che l’Asp ha presentato proprio con il Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme. Molti dei presenti erano proprio i pazienti che da due mesi frequentano lo Spazio Alzheimer e con loro c’erano le famiglie visibilmente emozionate. Una testimonianza di apprezzamento per il lavoro che si sta facendo è giunta proprio dal figlio del signor Antonio il primo paziente con Alzheimer ad essere accolto all’interno dello Spazio. “Mio padre è migliorato tantissimo – ha detto – frequenta il centro con piacere perché si sente protagonista all’interno di un suo spazio, ha ritrovato i simboli del suo lavoro, la gioia di parlare, di raccontarsi e di essere ascoltato. Si diverte ma fa anche terapia. Noi familiari inoltre non siamo lasciati soli”. Ogni 15 giorni al centro infatti i familiari hanno la possibilità di incontrarsi in un gruppo di auto-aiuto e nello stesso tempo di formarsi e informarsi sul comportamento da assumere con il proprio congiunto affetto da Alzheimer.