Soli mai più: un valore aggiunto per l’amministrazione comunale di Catanzaro

Catanzaro Attualità

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa dell'Associazione Ra.Gi. Onlus

Un mosaico ricco di sfumature ma nitido nel suo disegno è stato quello che gli operatori della Ra.Gi. Onlus impegnati nel progetto “Soli…Mai Più” hanno consegnato all’amministrazione comunale targata Michele Traversa dopo un anno di lavoro, grazie al progetto sulla sicurezza urbana finanziato dal Ministero dell’Interno per tramite della Prefettura di Catanzaro all’Assessorato comunale alle Politiche sociali e gestito dalla Ra.Gi. da ottobre 2010. Figlio della precedente amministrazione Olivo grazie ad una intuitiva idea dell’allora assessore alle Politiche Sociali Sabatino Nicola Ventura, il progetto ha rilevato quello che i cittadini vorrebbero avere per sentire questa città più vicina, sicura e vivibile. Le “voci” dei cittadini sono state presentate nel corso di un incontro che si è svolto al Centro sociale V. Caliò di Pontepiccolo alla presenza degli attori protagonisti di una esperienza caratterizzata per un ascolto attivo per le strade dell‘ex ghiacciaia, giardini di S. Leonardo, piazza Matteotti, Catanzaro Lido. A queste zone ci sono da aggiungere rione Stadio, Pontepiccolo, Pontegrande, S. Elia grazie all’attivazione del Punto Ascolto Anziani, la maggior parte delle chiese e tutti i centri sociali raggiunti grazie allo Sportello Amico. Minori, giovani, adulti, anziani, famiglie, extracomunitati, sentono Catanzaro una città poco sicura perché lascia da soli i suoi cittadini principalmente nelle zone periferiche dove non è presente la figura di alcun poliziotto di quartiere a cui rivolgersi e che, specialmente nelle ore serali, non possono essere raggiunte con alcun mezzo di trasporto. E’ la solitudine, quel “nulla”continuamente ripetuto, la condizione che accumuna le persone incontrate durante le attività progettuali e che genera una sorta di difficoltà e di confusione tra i rapporti autentici, dentro i quali sviluppare i sentimenti, e quelli falsi dove invece ci si può confrontare solo attraverso “maschere sociali” e meccanismi di difesa. ”Ma la paura – ha detto il presidente della Ra. Gi. Elena Sodano - può trovare risposte nelle risorse che l’individuo ritrova nel proprio bagaglio personale, culturale, di relazione. Essa può essere superata o almeno razionalizzata se, nel contesto sociale la comunità mette in campo come antidoti le azioni positive dei soggetti istituzionali, delle famiglie, dei presidi educativi, ecclesiastici e sociali”. Voci, racconti, testimonianze, visi hanno consentito alla Ra.Gi. di costruire un’azione di grande rilievo politico sociale che fino ad oggi questa città non ha mai avuto e che potrebbe divenire un valore aggiunto all’attuale lavoro comunale, un punto di osservazione estremo perché ha lavorato nelle estremità più basse. “Dobbiamo ringraziare l’assessore Ventura per la bontà di questo progetto – ha detto l’assessore alle politiche sociali Fulvio Scarpino – io in fondo non ne ho alcun merito. Si è trattato di un progetto innovativo che ha dato i suoi frutti e che questa amministrazione ha intenzione di sostenere”. Il sociologo della Ra.Gi. Mauro Vitaliano, attraverso video, interviste e report ha parlato dello status vitae dei giovani catanzaresi; la dott.ssa Rosaria Altilia ha invece rilevato le luci e le ombre istituzionali che sono presenti in questa città grazie all’azione itinerante dello Sportello amico, mentre la dott.ssa Dalaila Caracciolo si soffermata sulla condizione degli anziani nella città. La psicologa Giusy Genovese ha comunicato a tutti i presenti che invece continuerà senza alcuna sosta una delle migliorie del progetto Soli Mai Più ossia lo Spazio Alzheimer e demenze degenerative che sta diventando un punto di riferimento anche per i comuni limitrofi. Presenti anche il dirigente delle Politiche Sociali Antonio Ferraiolo il funzionario Leonardo Melito e il direttore della Caritas Don Dino Piraino. La responsabile del monitoraggio per il Comune dott.ssa Serina Procopio ha detto che:” la concretezza del progetto decreta il successo di tutta la progettazione, la ricaduta positiva dell’azione nella sua interezza. In una relazione sociale dove tutto è virtuale, dove tutto sembra vicino ma in effetti è lontano, questo progetto ha avuto una buona riuscita perché partecipato e condiviso da tutti”.