Giovani e dipendenze patologiche, presentato il progetto Oasi
E’ stato presentato presso la Sala del Tricolore del Palazzo della Prefettura di Catanzaro il progetto OASI, un’iniziativa promossa dalla Regione Calabria – Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, proposta dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e gestita dalla Cooperativa Sociale Zarapoti.
I lavori sono stati aperti dal Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, che ha sottolineato l’importanza di una maggiore informazione sul problema delle dipendenze patologiche: “Approvo in pieno il motto dell’iniziativa, “Dialogo, Ascolto e Condivisione”, parole magiche per guardare al futuro con una prospettiva positiva”.
Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, Gerardo Mancuso, ha ringraziato la Cooperativa Zarapoti, “senza la quale non saremmo riusciti a realizzare un progetto del genere che risulta essere un esempio importante di collaborazione fra pubblico e privato”.
L’assessore alle politiche sociali e sanità, Caterina Salerno, ha ribadito la necessità di una sinergia fra le istituzioni e gli enti privati per ottenere risultati significativi nel medio e lungo termine.
I dettagli del progetto sono stati evidenziati da Franco Montesano, direttore esecutivo dei lavori e direttore del Ser.T. di Soverato e da Franco Caccia, sociologo.
“Lavorare per la prevenzione con i giovani non è semplice – ha spiegato Montesano -. Opereremo molto sul territorio e cercheremo di coinvolgere la popolazione sensibilizzandola sui rischi che si incorrono nella diffusione delle dipendenze patologiche.”
“Raggiungeremo i ragazzi nei loro luoghi di aggregazione e andremo oltre le apparenze per affrontare in fondo il problema”: queste le parole del sociologo del progetto, il dott. Caccia.
Tra gli altri interventi anche quello del direttore del Ser.T di Catanzaro, Bernardo Grande, e del direttore del Ser.T di Lamezia Terme, Giovanni Falvo, a testimonianza del grande lavoro di cooperazione che sarà realizzato con i Servizi per le Tossicodipendenze.
Presenti in conferenza stampa anche i due importanti partner tecnici del progetto OASI: l’Automobile Club Catanzaro con il suo presidente Eugenio Ripepe e la Croce Rossa Italiana con il presidente del comitato provinciale, Filippo Antonio Marino.
L’incontro è stato moderato da Fabio Corigliano, responsabile del progetto OASI e presidente della Cooperativa Sociale Zarapoti, che ha anche esplicato alcuni aspetti chiave dell’iniziativa.
Il progetto OASI (Orientamento-Ascolto-Sostegno-Informazione) pone la sua attenzione sullo stato di emergenza provocato dalla diffusione delle dipendenze patologiche, in particolar modo, quelle correlate all’abuso di sostanze stupefacenti e alcol.
La peculiarità del Progetto OASI sarà rappresentata dall’uso di un mezzo mobile itinerante (un camper opportunamente attrezzato) che raggiungerà i giovani nei loro luoghi di ritrovo, realizzando una campagna di prevenzione ed informazione sulle dipendenze patologiche.
Tra gli obiettivi che si vogliono raggiungere: prendere contatto con i soggetti tossicodipendenti, favorendo soprattutto il rapporto con coloro che non si sono mai avvicinati ai Ser.T., al fine di indirizzarli al Servizio Pubblico; promuovere comportamenti tesi alla salvaguardia della salute tra la popolazione in generale, attraverso la realizzazione di interventi educativo/sanitari; prevenire la diffusione dell’infezione da virus HIV/AIDS e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili attraverso la produzione e la distribuzione di materiale informativo specifico sulle modalità di trasmissione dei virus e sui rischi legati all’uso/abuso di sostanze stupefacenti; contribuire a modificare l’atteggiamento culturale della popolazione in generale nei confronti dei soggetti tossicodipendenti.