A Catanzaro nasce lo spazio “Alzheimer Cafè”
Pensato dall’equipe della Ra.Gi. in sinergia con l’assessorato alle Politiche Sociali , nasce lo spazio “Alzheimer Cafè”. Si tratta di un servizio di prevenzione, terapia, cura, accoglienza, sostegno e formazione per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e la vita di chi sta loro vicino e sarà attivato nel Centro di Terapia Psico Corporea Espressiva Relazionale della Ra.Gi Onlus sito in via Fares 77/7. Primo in tutta la regione Calabria, sesto in tutta Italia ( gli altri esempi sono a Como, Isola Vicentina, Modena, Treviso e Roma e non tutti hanno lo stesso approccio metodologico) lo spazio “Alzheimer Cafè” è una specifica attività completamente gratuita legata al progetto Soli…mai più stilato ai sensi dell’art.61, comma 18, legge 6 agosto 2008, n.133. per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico, finanziato dal Ministero dell’Interno in partenariato con il settore Politiche Sociali del Comune, la Prefettura di Catanzaro e gestito dall’associazione Ra.Gi . La base su cui si fondano gli “Alzheimer Cafè”, nati nel 1997 grazie allo psicogeriatra olandese Bere Miesen, consistono nella sdrammatizzazione della grave patologia neurodegenerativa, affrontata in un ambiente meno formale, quale potrebbe essere un qualsiasi padiglione ospedaliero e più rilassante, così come potrebbe avvenire in un qualsivoglia bar o in qualsiasi altro luogo di ristoro.
Lo spazio Alzheimer Cafè sarà un centro d’eccellenza per la prevenzione attraverso metodologie riabilitative complementari finalizzate all’impiego e al potenziamento della abilità residue e all’incremento del benessere soggettivo favorito dal rinnovato piacere di riscoprirsi membro di un gruppo; ma rappresenta anche un approccio alternativo per affrontare le problematiche psicologiche e comportamentali di una persona affetta da demenza, con lo scopo, attraverso interventi socio-riabilitativi e ricreativi , di far sì che il paziente, con o senza Alzheimer conclamato, conservi quelle abilità (memoria, attenzione, funzioni verbali, abilità corporee ecc.) che è ancora in grado di gestire e di tentare di migliorare quelle che invece presentano alterazioni. Le terapie sono di tipo non farmacologico (Tnf) che favoriscono una stimolazione delle residue capacità cognitive dei pazienti come ad esempio i processi della memoria e che in altre situazioni incidono sulle problematiche comportamentali dai pazienti affetti da demenza senile. Nello spazio “Alzheimer Cafè” inoltre sono previsti: gruppi formativi per familiari e caregivers finalizzati al miglioramento della qualità della vita; supporto psicologico anche individuale; supporto terapeutico gruppale; gruppi di sostegno per le famiglie. Possono rivolgersi allo Spazio Alzheimer anche pazienti affetti da morbo di Crohn, Parkinson e Sclerosi multipla in una fase non avanzata.: “Per gli anziani – ha sottolineato l’assessore Fulvio Scarpino - la prevenzione è una base determinante per poter affrontare la vecchiaia con una marcia in più senza paura della solitudine e dell’emarginazione. Gli anziani sono persone psicologicamente e fisicamente fragili che spesso si lasciano andare di fronte alla malattia. Ma per loro un supporto importante – ha aggiunto l’Assessore alle Politiche sociali - può venire da una rete efficiente di servizi territoriali che offrono servizi alternativi a quelli esistenti. Lo Spazio Alzheimer ha proprio questa missione: non lasciare soli gli anziani”. All’inizio della malattia la persona con demenza è piena di dubbi e incertezze, non riesce a capacitarsi che molte cose non funzionano più come una volta, comincia a chiedersi se è sempre se stessa e se sarà in grado di affrontare l’aggravarsi dei sintomi. Non sempre è facile parlare con i propri familiari: l’Alzheimer Café offre questa possibilità . D’altro canto uno Spazio apposito è di grande aiuto al familiare per conoscere persone con cui condividere la propria esperienza e da cui avere qualche consiglio pratico perché anch’esse coinvolte nello stesso problema. Può risultare difficile raccontare al mondo esterno che il proprio familiare soffre di demenza. Molto spesso i familiari si scontrano contro incomprensioni e sottovalutazioni della malattia. “ La ricerca biomedica – ha afferma la presidente della Ra.Gi. Onlus Elena Sodano - non ha ancora dato risposte farmacologiche efficaci alla malattia di Alzheimer. È necessario quindi investire di più per rafforzare gli interventi, le cure e le terapie psicosociali. Uno di questi strumenti è l’Alzheimer Café. Un’atmosfera rilassata tra persone coinvolte nello stesso problema aiuta a uscire dal tabù che spesso circonda la malattia”.
Spazio “Alzheimer Cafè” sarà aperto tre giorni alle settimana lunedì mercoledì e venerdì dalle 17,00 alle 20,00. Il servizio offerto è del tutto gratuito. Nei prossimi giorni - ha anticipato l’assessore Scarpino - è prevista la cerimonia di inaugurazione.