Associazione amici della terra di Crotone sulla questione royalties

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo comunicato della responsabile della comunicazione dell'associazione Amici della Terra Maria Lucia Cosentino sulla questione delle royalties

È sufficiente accendere la radio o la televisione o leggere la stampa locale per trovare una ricca gamma di comunicati stampa che avrebbero il tentativo dei nostri rappresentanti istituzionali di rivendicare meriti e/o rinfacciare alla coalizione opposta demeriti per i ritardi registrati sull’assegnazione delle risorse derivanti dalle royalties. Uno spettacolo indecoroso al quale stiamo assistendo da molte settimane. Ricordiamo a noi stessi che a valere sulla la L.R.12 dicembre 2008, n. 40, art 3 c. 1 i Comuni di Crotone, Isola Di Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa avrebbero dovuto incassare ed investire euro 64.520.396,00 diretti allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche e al miglioramento ambientale nei territori afferenti. Di questi euro 64.520.396,00, dal 2005 ad oggi (ben 5 anni di governo di sinistra e 18 mesi di centro destra), il solo Comune di Crotone ha incassato, ed ignoriamo come abbia investito, la somma di euro 3.800.000,00 a titolo di anticipazione. Appare, dunque, evidente anche al più piccolo dei nostri lettori concittadini che nella vicenda ci sono solo demeriti e sono di tutti i rappresentanti istituzionali senza distinzione di colore politico. L’Associazione Amici della Terra club di Crotone vuole fare un passo avanti e, dando il proprio contributo, vuole iniziare a discutere dei progetti di sviluppo che la Regione Calabria dovrà approvare. A tal proposito ci permettiamo di indicare un progetto che potrebbe avere lo scopo di incrementare l’occupazione, sviluppare le attività economiche e migliorare l’ambiente circostante. In una parola investire nell’industria del riciclo dei rifiuti di carta e cartone. La recovered paper raccolta rientra nel ciclo di produzione della carta come materia prima seconda, fornendo un prezioso input al processo produttivo e riducendo il ricorso a cellulosa vergine o all’importazione di maceri dall’estero. Questo comporterebbe un significativo beneficio nella dimensione ambientale del sistema circostante, visto che la riduzione dei rifiuti – e di conseguenza dei fabbisogni di smaltimento e deposito nel suolo, delle emissioni atmosferiche e idriche connesse a trattamenti e smaltimenti - costituisce il principale beneficio ambientale del recupero dei rifiuti. Carta e cartone rappresentano la frazione che storicamente viene raccolta in maniera differenziata. Il macero ha assunto nel tempo una notevole importanza dal punto di vista economico ed ambientale. Negli anni l’Italia è passata da un import netto di 1 milione di tonnellate ad essere, nel 2007, un paese esportatore netto di macero, con un saldo positivo di circa 600.000 t. Analizzando infatti le materie utilizzate nel comparto cartario, il macero si conferma la principale fonte di fibre cellulosiche (49%), mentre le fibre vergini sono solo il 34%, a cui si aggiungono le materie prime non fibrose (17%) (Fonte: Comieco – 13° Rapporto (dati 2007)). 2 A questi si aggiungono chiaramente, a livello territoriale locale, i benefici legati alla creazione di occupazione ed allo sviluppo imprenditoriale che potrebbe partire nel ricapitalizzare le aziende che nel nostro territorio gestiscono la raccolta dei rifiuti differenziata e RSU. Consentendo loro di attivare un nuovo ramo d’azienda per creare ricchezza dalla gestione dei rifiuti, riattivando e gestendo l’impianto produttivo della cartiera ormai da anni dismesso. Volendo concludere sulla questione dei meriti, anche qualora un giorno se ne dovesse ravvisare alcuno, e ce lo auguriamo, ricordiamo a lor signori che ogni obbiettivo che raggiungeranno per la crescita socio economica di questo territorio rientrerà nei loro normali doveri istituzionali, per i quali tra l’altro sono profumatamente pagati.

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