Giovane morto dopo incidente a Catanzaro, i risultati dell’autopsia
Sarebbero del tutto favorevoli alla posizione dei numerosi indagati i risultati dell'esame autoptico eseguito sul corpo di Raffaele Tassone, il 19enne deceduto lo scorso 19 gennaio a mesi di distanza dall'incidente stradale in cui mori' Francesco Locorotondo. L'esito dell'autopsia eseguita lo scorso 14 febbraio dal dottore Maurizio Saliva, che consentirebbe a quanto si e' appreso di escludere la colpa di medici e infermieri intervenuti, e' stato acquisito oggi nell'aula del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Emma Sonni, con le forme dell'incidente probatorio, in modo da avere valore di prova, e dunque in contraddittorio tra le parti, i cui consulenti presenziarono allo svolgimento dell'autopsia. Precisamente la pubblica accusa, i legali della famiglia Tassone e quelli dei numerosi indagati per omicidio colposo - 41, tra medici e personale infermieristico -. Il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni, titolare del relativo fascicolo, ha infatti iscritto nel registro delle notizie di reato tutti i sanitari che hanno avuto a che fare con il giovane Tassone, nelle tre strutture che lo hanno ospitato: l'ospedale "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro, l'ospedale San Giovanni di Dio e la casa di cura privata "Istituto Sant'Anna" di Crotone. Nelle indagini un passo determinante e' stato compiuto adesso con l'acquisizione dei risultati dell'esame autoptico, che ha consentito di appurare con precisione le cause del decesso della giovane vittima. E per questo si attende a breve la conclusione delle indagini.