Malasanità: Uil, cambiamo l’articolo sulla rete di emergenza urgenza

Catanzaro Attualità

"La lettura dell’atto aziendale dell’ASP di Catanzaro con particolare riferimento alla rete dell’emergenza urgenza, condensata tutta nell’articolo 38, lascia la UIL FPL Dirigenza Emergenza completamente insoddisfatta sia per l’impianto generale che per lo scollamento dalla reale situazione operativa, tanto distante dalla realtà da essere foriera di future responsabilità non addebitabili agli operatori per malaugurati casi di malasanità. La disconnessione etica consolidata nel tempo tra merito e riconoscimento - si legge in una nota di Remigio Iacopino e Francesco Maltese della UIL FPL Area Dirigenza Emergenza Urgenza - non viene per nulla corretta, e non c’è l’attenzione necessaria nei confronti di diverse norme di legge che, per l’ottimale funzionamento del sistema, andrebbero al contrario strategicamente puntualizzate con particolare riferimento alla normativa sulla vigilanza, della tenuta delle cartelle cliniche, alla qualificazione degli operatori ed alla certezza dei flussi informativi. La gestione aziendale rischia di perpetuare così, salvo ripensamenti, inappropriatezze ed inefficienze in una fase storica di vertiginoso aumento del contenzioso medico/paziente, riducendo al minimo il diaframma tra intervento e produzione di un caso di malasanità con risvolti civili, penali e giuslavoristici poco giustificabili. Né vale in tal senso la normativa regionale sull’emergenza (d.p.g.r. 18/2010), che rimane una dichiarazione di principi generali, per nulla adatta ad agire con la necessaria precisione sugli inceppamenti e malfunzionamenti specifici del sistema di emergenza-urgenza.

La UIL FPL Dirigenza Emergenza Urgenza chiede pertanto, in una ottica assolutamente propositiva e di partecipazione condivisa, la riformulazione ex novo dell’articolo in questione, anche per adeguarlo agli articoli sulla missione aziendale e partecipazione della società civile, che resterebbero altrimenti vuote dichiarazioni, nella convinzione che una riformulazione in termini più equi ed efficienti della rete di Emergenza Urgenza è possibile ed anzi necessaria soprattutto per l’interesse del paziente, al quale bisogna poter offrire, ancorché in un momento di difficoltà economica derivante dal piano di rientro, un sistema sanitario equilibrato e funzionante per la pecuiliarità che lo specifico Servizio deve garantire in termini di sicurezza sanitaria ai cittadini".