Sanità: ieri a Cosenza prelievo multi organo e trapianto di rene
"Perché la morte di una persona diventi nuova vita per un’altra. Può essere riassunto così il pensiero dei familiari del paziente F.M. di 47 anni, deceduto nella UOC di Rianimazione per emorragia cerebrale. Un gesto di grande umanità, che ha permesso all’equipe medica e infermieristica della Rianimazione, di avviare, dopo gli accertamenti previsti dalla legge, le procedure per il prelievo degli organi. Con il coordinamento del Centro Regionale Trapianti, - informa una nota dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza - è stato possibile effettuare il prelievo di cuore e fegato, da parte delle equipes provenienti da Napoli, mentre le cornee e i due reni sono stati prelevati rispettivamente dalle Unità Operative di Oculistica e Chirurgia Epato-bilio-pancreatica dell’Annunziata. Nel pomeriggio di ieri l’equipe della UOC di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica, con l’ausilio degli Anestesisti,dei Nefrologi e del personale di Sala Operatoria, ha anche eseguito il trapianto di un rene che è stato impiantato ad un signore, P.L. di anni 48, residente nella provincia di Cosenza. L’intervento è riuscito, l’attività di diuresi è ripresa e il paziente gode di buona salute".
"I prelievi di organo - si legge ancora nella nota - rappresentano, per la struttura ospedaliera, un importante momento dal punto di vista organizzativo e un grande impegno degli operatori. Viene,infatti, imposta una perfetta pianificazione delle attività al momento della diagnosi di morte, al trattamento per la conservazione funzionale degli organi, al delicato momento di colloquio con i familiari per il rilascio del consenso, all’allestimento della sala operatoria per l’effettuazione del prelievo. Il lavoro svolto dal personale dell’Annunziata, unito alla scelta dei familiari del paziente deceduto, ha contribuito a restituire la speranza a molte persone. L’insufficienza della donazione di organi è un problema drammatico che limita la qualità e, spesso, anche la durata della vita delle persone malate. Gli organi donati sono,quindi, una preziosa risorsa per la salute di tante persone e il trapianto è reso possibile solo da una diffusa cultura della solidarietà. “siate ciascuno madre dell’altro” disse la fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, significando che bisogna fare della donazione un grembo che doni la vita".