Soppressione treni da parte di Trenitalia: intervento del consigliere Rizza
Il Consigliere Comunale di Catanzaro Roberto Rizza, interviene sul provvedimento adottato da Trenitalia che ha disposto la soppressione di 21 treni a lunga percorrenza da e per la Calabria. Testo della dichiarazione “Ho sperato fino ad oggi che l’ incomprensibile decisione adottata dalla direzione nazionale di Trenitalia Spa potesse essere, con tanto di scuse, riconsiderata, invece, ancora una volta, mi trovo incredulo a dover riflettere sul ruolo marginale disegnato da più parti per la nostra Regione. L’idea di sopprimere ventuno treni a lunga percorrenza da e per la Calabria va nella direzione opposta all’esercizio costituzionalmente garantito della libera circolazione e si scontra, rumorosamente, con le numerose e perbeniste manifestazioni che nell’anno in corso stanno celebrando i 150 anni dell'unita' d'Italia, non ultima tra queste, proprio a proposito di Trenitalia, l’inaugurazione della nuova stazione di Roma Tiburtina che ha visto, con tanto di intitolazione a Camillo Benso conte di Cavour, il Presidente Napolitano e gli amministratori di Trenitalia non perdere l’occasione per ricordare al Paese tutto quanto importante sia la coesione nazionale in un momento così difficile e delicato. Le conseguenze di questa decisione, tanto illogica quanto impopolare, sono semplici e banali da immaginare e intendersi: l’isolamento ulteriore della Regione e in particolare della nostra fascia jonica, non potrà che impoverire e depauperare, ancora di più, un’area già depressa e già vittima del “caso” Salerno - Reggio Calabria. Ci chiediamo dunque, perché, nonostante i numerosi appelli che si susseguono da giorni, i vertici delle Ferrovie dello Stato tacciono e non rispondono, a chi giovi tanto accanimento e chi, invece, trarrà beneficio dall'isolamento della Calabria. E' una situazione che non può vedere divisa la politica e le amministrazioni tutte. Il mio augurio è che la Calabria, sulla spinta emotiva dell’ennesima e gratuita mortificazione dimostri, finalmente, di esser capace di unirsi e che la politica dimostri di sapere e potere costruire e non farsi distruggere compattandosi, nel momento del bisogno, al di sopra di ogni colore di parte. Sarebbe una dimostrazione di responsabilità”