Idv: Scopelliti corre il rischio di far perdere alla Calabria una opportunità propizia

Calabria Attualità

“Il Presidente Scopelliti rischia di far perdere alla Calabria una opportunità propizia per la mitigazione se non proprio per la risoluzione delle sue ataviche e drammatiche carenze infrastrutturali. - E’ quanto si legge in una nota stampa del gruppo regionale dell’idv - Il governo Monti ha individuato nell'incentivazione degli investimenti infrastrutturali il viatico indispensabile per promuovere la crescita del paese. Nell'ambito di questa filosofia, avrebbe ravvisato nella realizzazione della nuova Statale 106, un concreto rilancio della Calabria mediante l'inclusione in un moderno circuito di mobilità della parte maggiormente sofferente della regione. Il Governatore, anziché assumere ogni atteggiamento utile a favorire questa iniziativa, di fatto forse pregiudicandola, si affretta ad invocare la realizzazione del fatidico ponte. Ci sembra, tale richiesta, politicamente inopportuna oltre che manifestazione di un ambiziosità fine a se stessa: la costruzione di un’opera di tali dimensioni aggraverebbe sostanzialmente il divario infrastrutturale tra una buona metà della regione e il resto del paese. Non c'è alcuna contrarietà ideologica al ponte! Questo - continua la nota -, tuttavia, in assenza di una adeguata ricomposizione della dotazione infrastrutturale, non garantirebbe quella utilità funzionale, economica e sociale che potrebbe indubbiamente rivestire quando fosse l'epilogo progettuale di una serie di interventi effettivamente necessari. È auspicabile che il Presidente Scopelliti in uno sforzo eventualmente congiunto con i suoi colleghi del meridione, si affretti ad instaurare una giusta intensità dialogativa con il nuovo governo al fine di condizionarne traiettorie realmente necessarie, oltre che alla Calabria, a tutto il sud. Ed è, altresi, augurabile che il Governatore solleciti il finanziamento di un grande piano di riqualificazione ambientale, capace di rivitalizzare appropriate dinamiche economiche ed occupazionali e soprattutto di assicurare alla nostra regione un approdo di certezza civile per i suoi giovani. In mancanza di questo tipo di intervento, il ponte verrebbe costruito su fondamenta troppo gracili perché possa realmente corrispondere a funzioni che oltretutto mancano dei presupposti su richiamati”.

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