Uiltucs Uil Cosenza: “Brutta storia per i lavoratori dell’Alto Tirreno Cosentino”
"Brutta sorpresa l’altro ieri per i lavoratori del Comune di Marano Marchesato adibiti al servizio di igiene ambientale per conto della ditta Alto Tirreno Cosentino.
Il sindaco li ha convocati in modo ufficioso per comunicare che intende recedere dal servizio di raccolta dei rifiuti con l’azienda Alto Tirreno Cosentino alla fine del mese, cosa che porterà inevitabilmente da parte aziendale all’attivazione della procedura di licenziamento per i lavoratori adibiti al servizio.
A dichiararlo è Alessandro Calabrese della Uiltucs di Cosenza -che continua dicendo- se le notizie dovessero essere confermate ci troveremmo davvero davanti ad una brutta storia messa in piedi con enorme noncuranza nei confronti dei lavoratori.
Il progetto dell’amministrazione comunale (se così possiamo chiamarlo e di cui attendiamo notizie ufficiali), a sentire i lavoratori, sarebbe quello di recedere dal servizio con l’attuale azienda per intraprendere nuovamente la raccolta dei rifiuti direttamente e con nuovi lavoratori provenienti da altri bacini
Ora se così dovesse essere ci chiediamo quali sono i motivi di questa decisione: economici? Organizzativi? Allo stato attuale non è dato saperlo in quanto le Organizzazioni Sindacali non sono state messe nelle condizioni di conoscere alcunché, e comunque qualora vi siano dei problemi sull’appalto in questione perché non affrontarli unitariamente e concertativamente al fine di ricercare eventuali soluzioni plausibili e meno drastiche?
Infine qualora l’amministrazione comunale abbia realmente intenzione di procedere con il servizio diretto di raccolta dei rifiuti perché non continuare il servizio con gli stessi lavoratori invece di utilizzarne altri ?
Questi lavoratori, tra l’altro concittadini di chi vorrebbe prendere decisioni discutibili soprattutto dal punto di vista morale, hanno sempre svolto con accuratezza e professionalità il proprio compito.
Invitiamo il Sindaco ad aprire una discussione, così come la Uiltucs ha già richiesto in sede prefettizia, per capirne di più e soprattutto per discutere metodi e modalità di eventuali decisioni che comportino un cambiamento del genere con ricadute occupazionali di non poco conto.
Ad oggi 5 padri di famiglia si stanno domandando se effettivamente dal 1 Gennaio si ritroveranno nel limbo della disoccupazione senza averne capito effettivamente i motivi reali, e come sempre da parte nostra – conclude Calabrese - c’è la massima disponibilità a discutere con l’ amministrazione comunale."