Rischio sismico in Calabria: studio del geologo Pileggi
Riceviamo e pubblichiamo integralmente uno studio inviatoci dal geologo Mario Pileggi:
In Calabria la Terra si sta muovendo, per fortuna, in modo molto lieve. Tra le province Cosenza e Potenza, dal mese di ottobre, la terra si muove con un media di circa 7 terremoti al giorno. In pratica, in 66 giorni, dal primo ottobre al cinque dicembre, la Rete sismica nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato complessivamente 513 scosse: la più forte, il 23 novembre, ha raggiunto magnitudo 3.6. Una media leggermente superiore a quella, di cinque terremoti al giorno, dello sciame sismico registrato da settembre a novembre del 2010, e caratterizzato da magnitudo paragonabili.
Si tratta di due zone ad alta sismicità e caratterizzate da forti terremoti storici. Il terremoto più rilevante nella zona settentrionale è quello del 1857 di magnitudo 7.0, che colpì la Val D’Agri, mentre a sud i terremoti più importanti, con magnitudo superiore a 6.5, sono localizzati nella Sila. Il terremoto recente più rilevante nell’area del Pollino è avvenuto nel 1998 con magnitudo pari a 5.7. In base alla mappa di pericolosità sismica realizzata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, lo sciame sismico interessa il “Distretto Sismico del Pollino”. A più elevata pericolosità sismica risultano altre zone a Sud in corrispondenza dei distretti ricadenti nell’Arco Calabro- Peloritano. I comuni della Calabria interessati dalla sequenza sismica ricadono in zona sismica 2 e sono Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo. A distanza superiore ai 10 chilometri, lo sciame è stato avvertito nei comuni di: Aieta, Morano Calabro, Orsomarso, Papasidero, San Basile, Verbicaro, sempre in Calabria; e Castelluccio superiore, Episcopia e Latronico, in Basilicata. Da una settimana, la terra si muove anche a Sud del Distretto del Pollino, nei comuni del cosentino ricadenti nel Distretto sismico Valle del Crati. Mercoledì scorso due scosse: la prima di magnitudo 3,1 e la seconda di 1,6. Giovedì un’altra di magnitudo 2,3. Domenica, in piena notte, la scossa più rilevante di magnitudo 3,4 e profondità 5,5, Km, registrata nei comuni di Castrolibero, Cerisano, Lattarico, Marano Marchesato, Marano Principato, Montalto Uffugo, Rende, San Benedetto Ullano, San Fili e San Vincenzo La Costa. La stessa è stata avvertita in altre decine di comuni del cosentino posti a distanze superiori ai 10 km dall’epicentro. Altre due scosse di magnitudo superiore a 2 anche nei giorni scorsi.