Il sindaco Migale sull’aeroporto di Crotone e Sibari

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindaco di Cutro, Salvatore Migale, sulle varie dichiarazioni e procedure adottate in questi giorni sul tema aeroportuale:

"Crotone si rassicura attraverso la vice presidente Antonella Stasi che non si farà un altro aeroporto a Sibari mentre a Cosenza il presidente Giuseppe Scopelliti mette sul tavolo 30 milioni di euro per avviare l’iter procedurale per la costruzione del nuovo aeroporto di Sibari. Due affermazioni contrapposte fatte nello stesso giorno di giovedi 22 dicembre e a distanza di pochi giorni dalla visita all’aeroporto di Crotone dello stesso Scopelliti dove, davanti ad una decina di telecamere, ha promesso finanziamenti a iosa per il potenziamento, ormai, dell’unica infrastruttura rimasta nel crotonese. Questo sta a dimostrare la drammaticità dello sbando in cui versa la Calabria, con i suoi amministratori privi di un programma di governo e perciò vivono alla giornata, per cui la loro attività anziché essere utile per la soluzione dei problemi, non fa altro che arrecare guasti irreparabili su tutto il territorio regionale.


Non si può vivere solo di propaganda e di una politica esclusivamente virtuale, dove uno stuolo di personale disinformato e compiacente, diffonde notizie in merito a finanziamenti, progetti e interventi che, nella maggior parte dei casi, si rivelano poi inesistenti o già note che stentano a concretizzarsi realmente. Cito un caso che riguarda il mio Comune. In un’assemblea di sindaci e amministratori, affollatissima, convocata presso la Provincia di Crotone da esponenti della Giunta Regionale e consiglieri di maggioranza, alla presenza della stampa, naturalmente, il Comune di Cutro, tra gli altri, era stato individuato quale destinatario di un finanziamento complessivo di 2.100.000 euro per il dissesto idrogeologico, di cui 1.000.000 per il Tacina, 600.000 per il Puzzofieto e 500.000 per il rione Canalicchio. A distanza di circa un anno, ci hanno convocato per comunicarci che quei fondi non erano più disponibili. Di che cosa vogliamo parlare, delle Royalties, che dopo quasi due anni dall’insediamento della nuova Giunta Regionale, non sappiamo ancora che fine faranno. L’indifferenza totale verso la Caserma Militare, attualmente presidiata dai soldati, una grossa struttura di cui è stato completato il primo lotto con la costruzione di 96 alloggi e le opere di urbanizzazione per una spesa complessiva di circa 20 milioni di euro. Sono amareggiato del fatto che ho tentato in tutti i modi di sensibilizzarlo su questo problema così rilevante non solo per la provincia di Crotone ma per tutta la Calabria, ma il Presidente non ha sentito nemmeno la necessità, anche solo per curiosità, di verificare personalmente con una visita alla Caserma per rendersi conto di che cosa si
tratta. Si governa così una regione? Sull’aeroporto di Crotone il disegno è chiaro e facilmente intuibile. La stessa cosa è già avvenuta con il declassamento del porto di Crotone a vantaggio di quello di Corigliano. C’è ora il tentativo di declassare l’aeroporto di Crotone trasformandolo in un aeroporto regionale e di realizzare a Sibari un aeroporto internazionale, in combutta con un certo trasversalismo cosentino, politico e istituzionale, che è mai cessato di esistere e penalizza da sempre il territorio crotonese.


Non bisogna cadere in questa trappola anche se ben congegnata e preparata da tempo. Si può sventare a patto che la delegazione istituzionale regionale crotonese sia convinta e unita dallo stesso fine: impedire l’ennesimo sopruso al nostro territorio ed evitare questa grave umiliazione alla nostra popolazione. Primo: non accettare la regionalizzazione dell’aeroporto di Crotone abboccando all’esca delle promesse di finanziamenti di cui come abbiamo visto, in altre occasioni, non vi è certezza che arriveranno a Crotone. L’obiettivo è quello di declassare l’aeroporto di Cotone. Secondo: esprimere un no convinto e fattuale da parte di tutti sull’avvio della costruzione dell’aeroporto di Sibari, una scelta cervellotica oltre che incompatibile con la coesistenza di ben tre aeroporti a distanza di 100 chilometri l’uno dall’altro.
Se così dovesse essere, vuol dire che il danno maggiore per la Calabria è determinato dai suoi governanti. Infine, si convochi subito quel tavolo scaturito dalla riunione del Consiglio Provinciale aperto per decidere le
iniziative necessarie a tutelare le infrastrutture della provincia di Crotone."


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