Foti (Pdl), la modifica sull’arbitrato non c’entrà con l’articolo 18
"La modifica della normativa vigente in materia di arbitrato - introdotta dal Parlamento con l'approvazione del cosiddetto "collegato lavoro" - non c'entra nulla con l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e non presenta alcun profilo di contrasto con la Costituzione". Lo afferma il Capogruppo del Popolo delle Liberta' in Commissione Lavoro alla Camera, Nino Foti, che segnala come "il provvedimento approvato in quarta lettura dal Senato e' frutto di un lavoro attento e scrupoloso del Parlamento, che non puo' essere vanificato da chi - pur avendo avuto ben 4 mesi a disposizione per accorgersi dei problemi - ha tirato fuori la questione il giorno della votazione finale del disegno di legge in Senato".
In particolare, Foti osserva che "il testo oggi contestato da parte di una sola organizzazione sindacale e da alcuni illustri giuslavoristi non si riferisce all'ipotesi del licenziamento del lavoratore, bensi' ad altri aspetti del rapporto di lavoro; inoltre, esso e' corredato da numerose garanzie (previsione obbligatoria nei contratti collettivi, certificazione della clausola arbitrale da parte degli organismi preposti, obbligo del rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento, ed altro ancora), che assicurano che il procedimento arbitrale, pur incentrato sul principio di equita', si muovera' all'interno di un percorso certo e ricco di tutele per il lavoratore: sfido chiunque, infatti, a dimostrare che lo Statuto dei lavoratori non rientri nell'ambito dei principi generali dell'ordinamento"