Arpacal: campi elettromagnetici a Ravagnese

Reggio Calabria Attualità

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha pubblicato sul proprio sito web (www.arpacal.it) il report delle misure dei campi elettromagnetici e di alta frequenza nel quartiere Ravagnese della città di Reggio Calabria.
Il report, elaborato dal Servizio Radiazioni e Rumore del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria, diretto dalla dr.ssa Angela Diano, analizza un biennio di dati raccolti nel popoloso quartiere reggino, grazie alla collaborazione di scuole pubbliche e privati cittadini, che hanno messo a disposizione i propri balconi o terrazze per permettere ai tecnici Arpacal, Yvon Torre e Roberto Talia, di monitorare dettagliatamente i valori di campi elettromagnetici di bassa ed alta frequenza.
“Dai valori registrati con le misurazioni puntuali effettuati nel corso degli anni 2008 e 2011 presso le sorgenti in bassa frequenza (linee e cabine elettriche) – è scritto nelle conclusioni del report - si evince il non superamento dei limiti di esposizione di cui al D.P.C.M. 8 Luglio 2003. Da quanto riscontrato durante le misure dei campi elettromagnetici per gli impianti funzionanti a radiofrequenza (in questo caso stazioni radiobase per telefonia mobile) nell’anno 2008, è stato individuato un solo punto di misura in cui era presente un superamento dei limiti espositivi, per il quale, successivamente alle procedure di riduzione a conformità, è stato poi rivalutato il nuovo livello di immissione rientrante nei parametri di riferimento normativo. Infine le misure effettuate presso la SRB Telecom di Via Ravagnese Superiore, 122 in data 09/03/2011 hanno evidenziato dei valori inferiori ai limiti di riferimento”.

“La pubblicazione del report sul nostro sito – afferma il Commissario dell’Arpacal, Dr.ssa Sabrina Santagati – conferma la nostra disponibilità a rendere note tutte le informazioni e dati ambientali in nostro possesso, una volta acquisiti e validati. C’è da aggiungere, inoltre, che la stessa sollecitazione ci è giunta nei giorni scorsi dal movimento “Reggionotace”; richiesta che, evidentemente, non abbiamo avuto alcuna fatica a soddisfare”.